terapia in un ambiente chiuso

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Un uomo di 62 anni è stato condannato a tre anni e due mesi di carcere a Zurigo per aver toccato adolescenti dai 14 ai 17 anni. La sua pena è commutata in terapia stazionaria in ambiente chiuso. L’imputato era attivo sui treni tra Zurigo e Berna.

Martedì il tribunale distrettuale di Zurigo ha riconosciuto l’imputato colpevole di coercizione sessuale a commettere atti sessuali con bambini, tentati atti sessuali con bambini e molestie sessuali. La Corte ha inoltre combinato alla pena inflitta una terapia ospedaliera da seguire durante l’esecuzione della pena, nonché l’espulsione dal territorio svizzero per cinque anni.

Recidivo, anche sotto inchiesta

I giudici hanno ampiamente seguito l’accusa del pubblico ministero. La difesa aveva chiesto che la pena non superasse i 13 mesi sospesi per atti e tentati atti di natura sessuale con minori nonché per molestie sessuali. Aveva rifiutato qualsiasi terapia ospedaliera, favorito il percorso ambulatoriale e ritenuto che l’imputato dovesse essere rilasciato dalla sua detenzione di sicurezza.

Il padre srilankese era già stato condannato in precedenza per atti simili. Ha continuato a reprimere anche dopo l’apertura del presente procedimento penale contro di lui.

Toccante nascosto sotto la giacca

Per commettere le sue aggressioni sessuali tra agosto 2020 e marzo 2024, l’imputato ha utilizzato sistematicamente lo stesso stratagemma. Si sedeva sul treno accanto a un giovane adolescente che viaggiava da solo e metteva la sua giacca sulle ginocchia, in modo da coprire anche le cosce del suo vicino.

Lontano dalla vista degli altri, ha poi toccato le cosce e i genitali del ragazzo attraverso i pantaloni. In questo modo causò almeno sette vittime.

Mano nei pantaloni di una vittima congelata

Spesso, ci vuole un momento perché l’adolescente si renda conto di cosa gli sta succedendo e allontani la mano dell’aggressore. In un caso, l’imputato ha addirittura guardato un video pornografico sul suo smartphone, orientandolo in modo tale che l’adolescente di 14 anni, di cui abusava accanto a lui, si trovasse di fronte alle immagini.

Nel gennaio 2023, una delle vittime del sessantenne rimase impietrita, per la paura e il disgusto, davanti a ciò che gli stava accadendo. Questo adolescente non è riuscito a difendersi. L’imputato ha infilato la mano nella biancheria intima del ragazzo e ha smesso di toccarlo solo quando è sceso dal treno a Olten (SO).

/ATS

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