Da lunedì 6 gennaio 2025, Andernos-les-Bains, città emblematica del bacino di Arcachon, ha introdotto nuove norme di velocità. D’ora in poi l’intero comune sarà limitato a 30 km/h, una decisione che mira a rafforzare la sicurezza stradale e la calma del traffico.
Il provvedimento, però, non è unanime: in pochi giorni una petizione lanciata dai residenti ha già raccolto più di 900 firme.
Una riduzione della velocità diffusa in tutta la città
Con questa nuova normativa, Andernos-les-Bains si unisce a diverse città della metropoli di Bordeaux che hanno adottato zone 30. L’obiettivo principale è quello ridurre il rischio di incidentiin particolare nei quartieri residenziali e nelle zone frequentate da pedoni e ciclisti.
Squadre comunali hanno lavorato nei giorni scorsi per installare la nuova segnaletica stradale e realizzare l’intervento segnaletica a terra necessario per attuare questa limitazione.
Caterina BrissetIl vicesindaco incaricato della sicurezza difende fermamente questa decisione. “Questa misura porta un reale calmante nel traffico “, spiega. Il funzionario eletto insiste anche sulla condivisione della stradain particolare in settori come Il Moro, Le Betey o nuovi insediamenti abitativi. In queste zone il comune ritiene che una velocità pari a 50 chilometri all’ora non è più adattato alle realtà locali.
Cifre che parlano di sicurezza
Il comune si basa su studi recenti per giustificare questa decisione. Secondo un rapporto delOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS)ha un pedone o un ciclista otto volte meno probabilità di morire durante una collisione con un veicolo che viaggia a 30 km/h anziché a 50 km/h.
Queste statistiche sono presentate dalla città per sottolineare che questa riduzione di velocità consentirà di farlo tutelare gli utenti più vulnerabili. Bambini, anziani e ciclisti sono i principali beneficiari di questa misura, in un contesto in cui la sicurezza stradale sta diventando una priorità.
“Non è solo una misura restrittiva, è una decisione che salva vite umane”, insiste Catherine Brisset.
Si discute di una petizione contro il provvedimento
Nonostante le argomentazioni di sicurezza avanzate dal comune, la decisione di trasferirsi a 30 km/h su tutto il territorio nazionale d’Andernos non ha solo reso felici le persone. Molto rapidamente, a petizione emerso, denunciando un provvedimento ritenuto eccessivo. Il suo promotore ritiene che sarebbe stato preferibile optare per a previa consultazione con i residential fine di definire le aree maggiormente interessate da una riduzione della velocità, piuttosto che imporre una regola generale.
“Comprendiamo l’importanza della sicurezza, ma limitazione generalizzata all’intero comune sembra eccessivo. Sarebbe possibile trovare compromessicome ridurre la velocità solo nei quartieri residenziali o vicino alle scuole”, sostiene nel testo della petizione. Lanciata pochi giorni fa, questa petizione è già stata lanciata raccolto 812 firmee il numero dei firmatari continua a crescere.
Le città vicine hanno scelto i 30 km/h
Andernos-les-Bains non fa eccezione nel bacino di Arcachon. Altri comuni, come ad es Gujan-Mestras et Arcachonhanno inoltre istituito zone limitate a 30 km/h in alcuni settori strategici. Questa tendenza risponde a un desiderio globale dei comuni di ridurre il fastidio, limitare l’inquinamento acustico et promuovere la mobilità dolce come camminare o andare in bicicletta.
Tuttavia, la generalizzazione di questa misura a un’intera città rimane oggetto di dibattito.
Verso un adeguamento delle abitudini da parte dei residenti?
Per ora il municipio di Andernos resta fermo sulla sua decisione e spera che i residenti si adatterà gradualmente a questa nuova limitazione. “Come in tutte le città che hanno optato per i 30 km/h, c’è sempre un necessario periodo di adattamento. Ma i risultati parlano da soli: traffico più fluido, meno incidenti e una migliore qualità della vita per i residenti”, conclude Catherine Brisset.
Se le critiche persistono, gli eletti sono convinti che i benefici di questa misura si faranno sentire a lungo termine. Nel frattempo resta aperto il dibattito su come calmare il traffico rispondendo alle esigenze di mobilità dei residenti. Quindi buona o cattiva idea?
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