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Fenelon L.
A pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump, l’amministrazione americana uscente rafforza le sanzioni contro il petrolio russo, spingendo il prezzo del Brent sopra gli 80 dollari. Questa nuova offensiva prende di mira direttamente due colossi russi del settore e una flotta di quasi 200 navi.
Le nuove sanzioni statunitensi contro la Russia fanno schizzare alle stelle i prezzi del petrolio
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato venerdì una serie di importanti sanzioni contro il settore energetico russo, il principale finanziatore dello sforzo bellico in Ucraina. Queste misure, coordinate con il Regno Unito, colpiscono in particolare due colossi del settore: Gazprom Neft, filiale del gruppo statale Gazprom, e Sourgoutneftegaz.
L’arsenale di sanzioni si estende anche a quasi 200 petroliere e metaniere che operano dalla Russia, costituendo quella che Washington descrive come una “flotta fantasma”.
Il segretario al Tesoro uscente Janet Yellen ha sottolineato che queste misure mirano a “interrompere le entrate del Cremlino” dal settore petrolifero. Queste sanzioni includono il divieto per le società americane di fornire servizi di assistenza tecnica al settore petrolifero russo, disposizione che entrerà in vigore il 27 gennaio.
Le restrizioni riguardano anche l’intera catena di approvvigionamento, compresi i broker, i fornitori di servizi petroliferi e i politici del settore. Un alto funzionario americano stima che queste misure potrebbero costare alla Russia “diversi miliardi di dollari al mese”.
Il mercato petrolifero ha reagito immediatamente a questi annunci, spingendo i prezzi a livelli mai visti da diversi mesi. Il barile di Brent del Mare del Nord è salito di oltre il 3%, superando gli 80 dollari, mentre il suo omologo americano, il West Texas Intermediate, si è avvicinato ai 78 dollari.
Questo aumento si inserisce in un contesto già teso, caratterizzato da una costante diminuzione delle scorte di greggio negli Stati Uniti per sette settimane consecutive. Anche l’ondata di freddo che ha colpito il Nord America sta contribuendo alla pressione al rialzo, aumentando la domanda di combustibili per riscaldamento.
Gli analisti di JPMorgan prevedono un aumento sostanziale della domanda globale di petrolio nel primo trimestre del 2025, suggerendo una possibile persistenza di queste tensioni sui prezzi. Bjarne Schieldrop della SEB suggerisce che “ l’attuale forza del petrolio potrebbe prendere piede nel tempo« .
Questa nuova escalation delle sanzioni americane contro la Russia segna un importante punto di svolta nella strategia di Washington volta a indebolire economicamente Mosca, ridisegnando al contempo i contorni del mercato petrolifero globale. L’efficacia di queste misure e il loro impatto sull’economia globale rimarranno al centro delle preoccupazioni dei mercati nelle settimane a venire.
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Fenelon L.
Appassionato di Bitcoin, mi piace esplorare le complessità della blockchain e delle criptovalute e condivido le mie scoperte con la community. Il mio sogno è vivere in un mondo in cui la privacy e la libertà finanziaria siano garantite per tutti, e credo fermamente che Bitcoin sia lo strumento che può rendere tutto ciò possibile.