“Dovremmo dare priorità al diritto della concorrenza o agli interessi degli utenti? »

“Dovremmo dare priorità al diritto della concorrenza o agli interessi degli utenti? »
“Dovremmo dare priorità al diritto della concorrenza o agli interessi degli utenti? »
-

lLa regolamentazione statale dei prezzi dell’elettricità è tornata all’ordine del giorno. C’è chi chiede l’eliminazione delle tariffe di vendita regolamentate (TRV), mentre altri vorrebbero, al contrario, generalizzarle a tutti gli utenti e rivedere il metodo di calcolo per ricollegarle ai costi di produzione. Il governo dovrà presto presentarne una copia a Bruxelles, che dovrebbe decidere sul loro futuro nel 2025.

Prima dell’apertura del settore elettrico alla concorrenza, tutti gli utenti beneficiavano di TRV controllate dallo Stato e basate sui costi nazionali di produzione e trasmissione dell’elettricità. Si sono evoluti lentamente e hanno garantito un ritorno sugli investimenti. Se esistessero ancora, negli ultimi anni non avremmo registrato un aumento delle bollette elettriche, al massimo un aumento temporaneo di qualche punto percentuale.

In nome della competizione

Ma, all’inizio del millennio, le direttive europee hanno imposto l’emergere di fornitori alternativi a EDF, proponendo offerte basate sul prezzo del mercato europeo. Questo prezzo, che riflette il costo operativo dell’impianto più costoso (costo marginale), è fortemente dipendente dai prezzi mondiali del gas, che sono molto volatili e incontrollabili.

Gradualmente, tra il 2000 e il 2007, le imprese e le comunità, poi infine i privati, hanno avuto accesso a queste offerte. Ma quando i prezzi delle azioni hanno iniziato a salire, sono diventati meno attraenti. Sotto la pressione dei fornitori alternativi, la Commissione Europea ha poi imposto, a partire dal 2015, l’abolizione dei TRV per quasi tutte le aziende e le comunità, in nome della concorrenza e nonostante le opinioni degli utenti.

Leggi anche: Articolo riservato ai nostri abbonati “La Francia deve garantire il suo servizio pubblico elettrico”

Leggi più tardi

Tenuto conto del rischio sociale, sono stati mantenuti per le famiglie e le piccole imprese e comunità, ma in via temporanea e previa revisione delle modalità di calcolo della quota “energia” della TRV corrispondente alla produzione, per consentire ai fornitori di “proporre offerte a prezzi uguali o inferiori” al TRV.

Ti resta il 67,43% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

-

PREV l’importo potrebbe sorprendere
NEXT cappelli, sciarpe e fasce realizzati da magliaie per una buona causa