“The Wild Fires” di Jia Zhangke, frammenti di mille fuochi – Libération

“The Wild Fires” di Jia Zhangke, frammenti di mille fuochi – Libération
“The Wild Fires” di Jia Zhangke, frammenti di mille fuochi – Libération
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Critica

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Partendo da vent’anni di riprese, il regista costruisce una straordinaria storia d’amore, attraversata dai cambiamenti della Cina del 21° secolo.

Al termine della proiezione di gala a Cannes di Caught dalle maree (che esce in Francia con il titolo Incendi selvaggisapendo che il titolo originale sarebbe piuttosto “Romantic Generation”!) si sono riaccese le luci della sala con l’attrice protagonista Zhao Tao, compagna di Jia Zhangke, completamente sconvolta e in lacrime. Possiamo capirla perché aveva appena visto svolgersi su uno schermo gigante più di vent’anni della sua vita immaginaria, dall’inizio del nuovo secolo fino ad oggi, in un’ampia retrospettiva dell’opera di Zhangke e, di fatto, in un viaggio attraverso due decenni di trasformazioni in Cina di proporzioni gigantesche.

È un film del tutto insolito perché il cineasta, in parte bloccato dalla pandemia, ha girato pochissime sequenze, tranne l’ultima parte che gli ha permesso di documentare l’atmosfera angosciante delle megalopoli sotto Covid, essendo l’essenziale del racconto composto dai chilometri di rush accumulati nel corso dei suoi vari lungometraggi. “Nel primo terzo del film ci sono molti frammenti non correlati, che

Francia

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