il rialzo si indebolisce, i tassi si restringono dopo l’ISM USA – 07/01/2025 16:45

il rialzo si indebolisce, i tassi si restringono dopo l’ISM USA – 07/01/2025 16:45
il rialzo si indebolisce, i tassi si restringono dopo l’ISM USA – 07/01/2025 16:45
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(CercleFinance.com) – Dopo un balzo del 2,2% ieri, la Borsa di Parigi ha guadagnato +0,6% e ha raccolto così un +2,8% in 2 sedute, una delle sequenze rialziste più belle da metà settembre (il punteggio annuale ha raggiunto il +1,5%, ciò è del tutto inaspettato data la situazione economica e le incertezze politiche).

Il CAC40 cancella la resistenza di 7.480 per poi avvicinarsi ai 7.500 punti, sostenuto in particolare da URW (+2%) poi dall’inevitabile Schneider (+1,5%) e Sanofi.

Nessun impulso arriverà da Wall Street (entro le 17,35) che chiude questo 7 gennaio (giorno della commemorazione in onore di Jimmy Carter, morto all’età di 100 anni), tutto sembra essere avvenuto con la pubblicazione di un’ottima tasso annuo di inflazione nell’eurozona: è stimato – come previsto – al 2,4% a dicembre 2024, rispetto al 2,2% di novembre secondo una rapida stima pubblicata da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.

Considerando le principali componenti dell’inflazione dell’Eurozona, si prevede che i servizi registreranno il tasso annuo più elevato a dicembre (4,0%, rispetto al 3,9% di novembre), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (2,7%, stabili rispetto a novembre), industria i beni al netto dell’energia (0,5%, contro 0,6% di novembre) e l’energia (0,1%, contro -2,0% di novembre).

Inoltre, nel novembre 2024, il tasso di disoccupazione destagionalizzato nell’Eurozona era pari al 6,3%, stabile rispetto al tasso registrato nell’ottobre 2024 e in calo rispetto al tasso del 6,5% registrato nel novembre 2023.

Il tasso di disoccupazione dell’UE era al 5,9% nel novembre 2024, anch’esso stabile rispetto al tasso registrato nell’ottobre 2024 e in calo rispetto al tasso del 6,1% registrato nel novembre 2023.

Al di là dell’Atlantico, anche se Wall Street resterà chiusa, gli investitori hanno preso atto del deficit commerciale degli Stati Uniti: è salito a 78,2 miliardi di dollari a novembre, rispetto a quello di 73,6 miliardi del mese precedente (leggermente rivisto rispetto a una stima iniziale di 73,8 miliardi di dollari), secondo il Dipartimento del Commercio.

Questo aumento del deficit del 6,2% da un mese all’altro è il risultato di un aumento del 3,4% delle importazioni americane di beni e servizi, a 351,6 miliardi di dollari, superando quindi un aumento del 2,7% delle esportazioni, a 273,4 miliardi.

Un altro dato molto seguito negli Stati Uniti è la crescita dell’attività nel settore dei servizi negli Stati Uniti che ha accelerato più del previsto a dicembre, mostra l’indagine mensile dell’Institute for Supply Management (ISM) pubblicata martedì.

L’indice ISM dei servizi è salito a 54,1 dal 52,1 del mese precedente, mentre gli economisti in media si aspettavano un valore di 53,5.

L’indicatore è sopra la soglia dei 50 punti riflettendo una crescita dell’attività per la 52esima volta in 55 mesi, vale a dire dalla ripresa successiva all’epidemia di Covid iniziata nel giugno 2020.

Il sottoindice di misurazione dell’attività nel settore terziario è salito a 58,2 da 53,7 di novembre, mentre quello dei nuovi contratti è migliorato a 54,2 da 53,7 del mese precedente.

Quello dell’occupazione è sceso a 51,4 contro 51,5 di novembre, i prezzi pagati hanno accelerato a 64,4 dopo 58,2.

L’euro ha invertito la rotta rispetto al biglietto verde dalla pubblicazione dell’ISM: è sceso da 1,042$/E a 1,0370, ovvero da -0,15 a -0,2%.

Sul fronte obbligazionario, dopo l’ottima seduta del giorno prima, i nostri OAT hanno cancellato i loro guadagni con +4Pt a 3,3040%, i Bund hanno messo a segno +3Pt) a 2,478%, i Gilts britannici continuano a sprofondare nella crisi: niente va bene con una ’10 anni’ che supera il 4,7350%, il punteggio peggiore da 25 anni (in realtà dal 1998).

Sui mercati petroliferi, i prezzi del Brent salgono del +% verso i 77 dollari al barile.

Nelle notizie aziendali francesi, Spie annuncia la nomina di Evert Lemmen alla carica di amministratore delegato di Spie Nederland e, come tale, membro del comitato esecutivo del gruppo, a partire dal 1° febbraio 2025, succedendo in queste funzioni a Lieve Declercq.

EDF annuncia il successo della sua emissione obbligazionaria senior multi-tranche per un importo nominale di 1,9 miliardi di dollari, un’operazione che le consente di finanziare la sua strategia e il suo obiettivo di contribuire al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050.

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