NARRATIVA – L’ex dirigente portoghese ha reso la vita difficile ai dipendenti del gruppo, con la sua costante ricerca dei costi. L’erede Agnelli ha preso in mano le redini. Impone un cambio di stile, che dà sollievo alle squadre.
Lo champagne sabré nella mensa del centro di ricerca e sviluppo Vélizy è una prima assoluta per Stellantis. Un evento inimmaginabile solo poche settimane fa, quando regnava l’austero Carlos Tavares. I 130 dirigenti del gruppo arrivati da tutta Europa questo venerdì 6 dicembre, su richiesta di John Elkann, il nuovo presidente del “comitato esecutivo ad interim”, non sono tornati. Con questo gesto senza precedenti ma anche con il suo discorso, il nipote di Gianni Agnelli, l’emblematico capo della Fiat, ha voluto aprire una nuova era, dopo la cacciata del 1È Dicembre del direttore generale portoghese. John Elkann, che gestisce anche la holding di famiglia Exor, maggiore azionista del gruppo e presiede anche il consiglio di amministrazione, ha chiesto ai suoi dirigenti “non scendere mai a compromessi sulla qualità dei prodotti Stellantis o sul rapporto con i nostri clienti e stakeholder”.
“Il messaggio era quello di riportare la calma e…
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