Con 5,4 milioni di unità abitative a locazione sociale registrate al 1° gennaio 2024il patrimonio dell'edilizia sociale in Francia continua a crescere, anche se in modo più misurato rispetto agli anni precedenti, secondo le statistiche dei Ministeri dei Territori, dell'Ecologia e dell'Edilizia. Uno sguardo indietro agli sviluppi significativi dell’anno, tra costruzione, demolizione e ristrutturazione dei quartieri prioritari.
Tassi debitori rilevati il 26/12/2024
Progressi lenti ma significativi
Nel 2023 si aggiungeranno al parco 72.400 nuove unità di social housing, con un aumento dello 0,9%. Questa progressione è più lenta di quella dell'anno precedente (+1,1%), a causa del crescente numero di demolizioni, che in un anno sono aumentate del 33%. Allo stesso tempo, sono state vendute 11.400 case, offrendo agli inquilini l'opportunità di diventare proprietari. Se gli inquilini HLM desiderano acquistare il proprio immobile, possono contrarre un mutuo immobiliare per finanziare il proprio acquisto.
Gli alloggi individuali, anche se minoritari (15%), sono più concentrati in alcune regioni come Hauts-de-France o Mayotte. Questi ultimi illustrano disparità territorialisia in termini di edilizia abitativa che di gestione dell'edilizia sociale.
Canoni in aumento e priorità territoriali ridefinite
Il canone medio dell'edilizia sociale sale a 6,52 €/m² nel 2024, segnando un incremento del 3,8% rispetto al 2023. Questa tendenza al rialzo, simile a quella osservata l'anno precedente, è più pronunciata in Île-de-France dove il canone medio ha raggiunto 7,68 €/m². I canoni variano a seconda delle modalità di finanziamento: l'edilizia sociale in PLAI (prestito integrazione locazione agevolata) resta la più accessibile, con un tasso medio di 6,11 euro/mq.
Anche i quartieri prioritari della politica cittadina (QPV) hanno subito una significativa ridistribuzione. Nella Francia continentale, In queste aree sono ora integrate altre 150.000 unità di edilizia socialeportando il loro totale al 31% del patrimonio sociale. Questa revisione, la prima dal 2015, mira ad adattare meglio i sistemi pubblici alle esigenze delle popolazioni più vulnerabili.
Diversità del parco e sfide future
Il parco sociale presenta caratteristiche diverse. Le abitazioni recenti, spesso più piccole, contrastano con le vecchie abitazioni che offrono una percentuale maggiore di grandi superfici. In parallelo, il tasso di posti vacanti i redditi da locazione hanno continuato a diminuire raggiungendo il 2,3%un segnale incoraggiante della mobilitazione del parco. In lieve calo, invece, la mobilità all'interno dell'edilizia sociale, che scende al 7,4%.
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