Badr Tadlaoui
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21:38 – 22 dicembre 2024
Nabil Benabdallah, segretario generale del Partito del Progresso e del Socialismo (PPS), ha criticato fortemente la gestione da parte del governo della generalizzazione della copertura sanitaria universale. Secondo lui, questo dispositivo “Avvantaggia principalmente il settore privato e le cliniche private a scapito delle strutture sanitarie pubbliche”.
Nel suo discorso di domenica 22 dicembre ai membri del suo partito, Benabdallah ha affermato che il governo ha orientato la copertura sanitaria universale al servizio del settore privato, il che ha portato ad un trasferimento significativo di fondi pubblici verso le cliniche private.
Evidente squilibrio
“Questa scelta strategica ha rivitalizzato il settore privato a scapito degli ospedali pubblici”ha detto, aggiungendo che attualmente sono in costruzione ben 365 cliniche private. Per il signor Benabdallah, questo è esemplificativo “Un palese squilibrio in cui gli interessi privati prevalgono sulle esigenze dei cittadini in termini di servizi sanitari pubblici”.
Basandosi sull'ultimo rapporto annuale della Corte dei conti, il capo del PPS ha sottolineato che il 74% delle spese fatturate nell'ambito dell'assicurazione malattia obbligatoria (AMO) va a beneficio del settore privato.
Secondo il rapporto, pubblicato di recente, i dati del ministero delegato al ministro delle Finanze responsabile del bilancio rivelano che la spesa totale legata all’AMO, tra dicembre 2022 e luglio 2024, ammonta a 11.037 miliardi di dirham. Escludendo gli importi assegnati ai centri di assistenza primaria dal Ministero della Salute, le spese di cura fatturate dai fornitori privati rappresentano il 74% del totale, rispetto a solo il 26% per gli ospedali pubblici.
Benabdallah ha messo in guardia dalle ripercussioni sociali ed economiche di questo orientamento attuale, che egli descrive come “sbilanciato e contrario ai principi di parità di accesso alle cure”. Il PPS chiede “una revisione delle priorità del governo per rafforzare le capacità del settore sanitario pubblico e garantire un servizio accessibile a tutti”.
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