«E se si prendessero cura di loro? inquilini che pagano male! Eh sì, è vero, è il loro elettorato, non dovresti toccarlo“. Dietro questa facciata di umorismo, François è furioso per un manifesto del municipio di Parigi sugli affitti. Dal 2019 (ma anche tra il 2015 e il 2017), sono supervisionati a Parigi, città che conta due terzi degli inquilini. Nonostante questo sistema reintrodotto con riluttanza da Emmanuel Macron, gli affitti di monolocali e bilocali continuano ad aumentare vertiginosamente. Quasi due anni fa, il comune di Parigi ha lanciato una piattaforma (paris.fr/cadreloyers) per aiutare gli inquilini a denunciare eccessivi superamenti degli affitti. In un anno circa un centinaio di proprietari senza scrupoli hanno dovuto rimborsare più di 240.000 euro.
Sul controverso manifesto si legge: “Inquilini, gli affitti sono regolamentati a Parigi. Controlla il tuo su paris.fr/cadreloyers“. Questo messaggio, secondo alcuni, mette in sospetto la maggioranza dei proprietari parigini che rispettano il controllo degli affitti, ovvero il 77% secondo l'associazione CLCV o l'80% per la Fondazione Abbé Pierre. Sui social si diffondono le formule “MeToo immobiliare” e “Bilancia il tuo proprietario”. (vedi sotto). «Gettare vergogna sui proprietari significa dimenticare che ospitano un quarto della popolazionesottolinea Antoine, proprietario di 42 anni del 17° arrondissement di Parigi. Dove alloggeranno gli inquilini se i proprietari cambieranno tono?» «Informare gli inquilini non significa mettere in sospetto tutti i proprietari ma sottolineare che certi abusi non sono accettabili.», ribattiamo al municipio di Parigi.
Certamente, ma due settimane fa il Consiglio di Stato ha dato un duro colpo al controllo degli affitti cancellandolo per Parigi, per il periodo dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2021”.Con questa decisione del Consiglio di Stato questo manifesto non ha più ragione d’essere», Stima Catherine, proprietaria a Parigi 15. “Abbiamo la stessa campagna a Lione (dove gli affitti sono controllati da più di tre anni, ndr). Questo stile di comunicazione aggressivo e tendenzioso è detestabile, porterà solo a ulteriori divisioni tra proprietari e inquilini», denuncia Claudine, esperta immobiliare. Critiche condivise da Romain Rossi-Landi, avvocato in diritto immobiliare, che ricorda che “solo il giudice può ordinare al proprietario di rimborsare il pagamento in eccesso, non il comune».
Come il divieto di noleggio dei filtri termici (dal 1° gennaio 2025 per DPE G), il controllo degli affitti irrita gli investitori. E aggiunge tensione a un mercato immobiliare reso teso dall’attuale caos politico. “È tempo che i proprietari capiscano che i poteri pubblici non sono dalla loro parte e che devono tutelarsi legalmente, in attesa di un'inversione di tendenza.», conclude un avvocato immobiliare.