Previsto calo dei mercati azionari europei, preoccupazioni sul bilancio francese – 02/12/2024 at 09:12

Previsto calo dei mercati azionari europei, preoccupazioni sul bilancio francese – 02/12/2024 at 09:12
Previsto calo dei mercati azionari europei, preoccupazioni sul bilancio francese – 02/12/2024 at 09:12
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Grattacieli di uffici nel quartiere degli affari La Défense di Parigi

Lunedì si prevede un ribasso dei principali mercati azionari europei in apertura, con gli investitori che si posizionano per la pubblicazione degli indicatori PMI e una possibile censura da parte del governo francese.

I contratti future suggeriscono un'apertura in ribasso dell'1,08% per il CAC 40 parigino, rispetto allo 0,09% per il FTSE di Londra, allo 0,25% per il Dax di Francoforte e all'1,16% per l'EuroStoxx 50.

Gli indicatori finali PMI manifatturieri per novembre saranno pubblicati a partire dalle 08:50 GMT e dovrebbero confermare il rallentamento dell'attività del settore industriale nel blocco.

Michel Barnier dovrebbe ritenere il suo governo responsabile lunedì del progetto di bilancio della Previdenza Sociale (PLFSS) e in cambio esporsi alla censura con il Raggruppamento Nazionale (RN) nella posizione di arbitro.

Un risultato del genere non farebbe altro che aumentare la volatilità degli asset sovrani francesi: lo spread tra il Bund e l’OAT a 10 anni ha raggiunto mercoledì il suo massimo dal 2012, a 90,3 punti base, mentre i titoli sovrani greci hanno registrato venerdì una performance migliore rispetto ai titoli francesi.

Lunedì, all'apertura dei mercati dei tassi d'interesse, il divario di rendimento ha raggiunto gli 83 punti base.

Durante la settimana sono attesi molti indicatori, compreso il rapporto mensile sull'occupazione negli Stati Uniti di venerdì.

Gli investitori presteranno attenzione ai dati provenienti dagli Stati Uniti, dove la presidenza di Donald Trump complica le prospettive dell’attività e della politica monetaria.

VALORI DA SEGUIRE: [L5N3N01BJ]

UNA WALL STREET

La Borsa di New York ha chiuso venerdì al termine di una sessione ridotta il giorno dopo il Ringraziamento, trainata dai titoli tecnologici e dal settore della distribuzione con l’inizio del periodo di acquisti di fine anno con il “Black Friday”.

L'indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,42%, ovvero 188,59 punti, a 44.910,65 punti. Il più ampio Standard & Poor's 500 ha guadagnato 33,64 punti, ovvero lo 0,56% a 6.032,38 punti. Il Nasdaq Composite è avanzato di 157,69 punti, ovvero dello 0,83%, a 19.218.166 punti.

L'S&P-500 e il Dow Jones hanno chiuso a livelli record.

IN ASIA

La Borsa di Tokyo è salita, sostenuta dai titoli bancari che anticipano ulteriori aumenti dei tassi ma sotto pressione a causa del calo del Fast Retailing. Lunedì l'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,8% a 38.513,02 punti. Il più ampio indice Topix ha guadagnato l'1,27% a 2.714,72 punti.

Il capo della Fast Retailing, proprietaria di Uniqlo, è criticato in Cina per aver dichiarato di non acquistare il cotone prodotto nello Xinjiang. Il gruppo ha perso l'1,3%.

Gli indici cinesi hanno chiuso in rialzo, supportati da buoni dati sull'attività industriale, con l'indicatore PMI del settore Caixin Global che ha raggiunto il massimo di 5 mesi. L'indice Hang Seng di Hong Kong è cresciuto dello 0,46%, lo Shanghai SSE Composite si è rafforzato dell'1,13%, il CSI 300 dello 0,79%.

VALUTARE

I rendimenti stanno aumentando negli Stati Uniti, con gli investitori che si stanno preparando per la pubblicazione di numerosi indicatori questa settimana.

In Giappone, i rendimenti sono ai massimi da 16 anni, con il governatore della Banca del Giappone che dichiara che un rialzo dei tassi si “avvicina”, con indicatori in linea con tale scenario.

Il rendimento del titolo del Tesoro decennale è aumentato di 2,1 punti base al 4,2148%, mentre il rendimento del titolo a due anni è aumentato di 2,6 punti base al 4,2002%.

Il rendimento delle obbligazioni giapponesi a 10 anni ha raggiunto l'1,078%.

Il rendimento del decennale tedesco è sceso di 1,6 pb al 2,072%, quello del tasso a due anni ha perso 2,7 pb al 1,929%.

CAMBIAMENTI

Il dollaro si rafforza, dopo che Donald Trump ha chiesto sabato ai paesi raggruppati sotto l'acronimo BRICS di impegnarsi a non creare una nuova moneta né a sostenere alcuna valuta che possa sostituire il dollaro nel commercio internazionale, mentre l'incertezza politica francese pesa sull'euro.

Il dollaro ha guadagnato lo 0,39% rispetto al paniere di valute di riferimento, l'euro ha perso lo 0,51% a 1,0521 dollari, la sterlina ha perso lo 0,34% a 1,2694 dollari.

In Asia lo yen è sceso dello 0,46% a 150,44 yen per dollaro, il dollaro australiano ha perso lo 0,11% a 0,6503 dollari.

OLIO

I buoni dati sull’attività in Cina sostengono il barile, mentre la situazione in Medio Oriente rimane instabile.

Il Brent è salito dello 0,92% a 72,5 dollari al barile, il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) è salito dello 0,96% a 68,65 dollari.

PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI IN ORDINE DEL 2 DICEMBRE:

PAESE INDICATORE GMT PERIODO CONSENSO PRECEDENTE

FR 08:50 PMI manifatturiero novembre 43.2 43.2

DALLE 8:55 PMI manifatturiero nov. 43.2 43.2

EZ 09:00 PMI manifatturiero novembre 45,2 45,2

Regno Unito 09:30 PMI manifatturiero novembre 48,6 48,6

EZ 10:00 Tasso di disoccupazione ottobre 6,3% 6,3%

USA 15h00 Produttore ISM nov. 47,5 46,5

(Scritto da Corentin Chappron, a cura di Augustin Turpin e Kate Entringer)

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