Le autorità francesi hanno effettuato 26 arresti e sequestrato l’equivalente di 11 milioni di euro, investiti dal gruppo criminale in auto di lusso, gioielli, criptovalute… e buoni pasto.
Un calcio nel formicaio. La polizia di frontiera francese e il gruppo di ricerca interministeriale di Bobigny hanno smantellato un’importante rete di traffico di migranti, arrestando 26 persone e sequestrando l’equivalente di 11 milioni di euro, ha annunciato Europol giovedì 28 novembre. Dall’inizio delle sue attività nel 2022, il gruppo ha facilitato l’ingresso nel territorio francese di diverse migliaia di persone, tutte provenienti dal subcontinente indiano (India, Sri Lanka e Nepal).
I trafficanti, appartenenti a molteplici piccoli gruppi coinvolti in varie attività criminali, hanno ottenuto falsi visti di lavoro, turistici o medici per consentire ai migranti di raggiungere l’Unione Europea attraverso paesi africani o Dubai (Emirati Arabi Uniti). In cambio i criminali hanno chiesto tra i 15.000 e i 26.000 euro a persona, a seconda del livello del servizio offerto. Chi paga la tariffa più alta potrebbe trarre vantaggio da biglietti aerei ottenuti illegalmente, documenti d’identità falsi e “altre risorse che consentono loro di facilitare il loro viaggio”precisa l’Agenzia europea di polizia criminale.
Centinaia di milioni di euro di profitti
La rete stava generando molti soldi: diverse centinaia di milioni di euro, stimano le autorità. Somme mostruose che la rete è riuscita a riciclare attraverso società di comodo, riacquisto e rivendita di oro e via “l’hawala”. L’«hawala» è un sistema di pagamento, incoraggiato dal Corano, che abbandona le banche a favore di“operatori” individui, spesso ubicati in attività commerciali tipo minimarket, che sfuggono alla vigilanza delle autorità finanziarie. In questo modo i trafficanti fanno circolare denaro nell’ombra. Per riciclare parte del denaro recuperato, la rete ha ottenuto anche… «biglietti-ristorante»aggiunge Europol.
Le autorità francesi, appoggiate soprattutto da quelle di Lussemburgo, Portogallo e Regno Unito, hanno effettuato tre ondate di arresti negli ultimi mesi. Il 12 marzo sono stati arrestati 13 trafficanti di migranti e 6 “riciclatori”parte di una rete di«hawala». È sospettato di aver ricevuto e trasferito all’organizzazione criminale 50 milioni di euro all’anno. Il 25 giugno sono stati arrestati due commercianti d’oro che riciclavano 5 milioni di euro all’anno. Infine, nel novembre scorso, un prete tamil è stato arrestato, insieme ad altre quattro persone, incarcerati per aver riciclato 200 milioni di euro in aziende pubbliche.
Nel corso delle perquisizioni le autorità hanno sequestrato nove abitazioni e quattro attività commerciali (l’equivalente di 3,4 milioni di euro), 23 veicoli di lusso (752mila euro), oro e gioielli (5 milioni di euro), macchine per realizzare gioielli (500mila euro) e 1.700 buoni pasto , 350.000 euro in contanti e 400.000 euro in materiali edili. Sono stati sequestrati anche 35 conti bancari, per un valore complessivo di 440.000 euro. L’indagine è stata condotta dalla sezione dell’Ufficio per la lotta al traffico di migranti (Oltim) dell’aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle.
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