Meta viola la legge europea sui mercati digitali, afferma Bruxelles

Meta viola la legge europea sui mercati digitali, afferma Bruxelles
Meta viola la legge europea sui mercati digitali, afferma Bruxelles
-

Il nuovo modello “Pay or Consent” di Meta, che costringe gli utenti a scegliere tra un abbonamento a pagamento o la cessione dei propri dati per il targeting pubblicitario, non è conforme alla legge europea sui mercati digitali (DMA), ha affermato lunedì la Commissione europea.

Secondo il parere preliminare della Commissione, il modello pubblicitario di Meta non consente agli utenti di optare per un servizio che utilizza meno i loro dati personali, e non offre loro la possibilità di esercitare il diritto di acconsentire liberamente alla combinazione dei loro dati personali.

Entrando in vigore nel marzo 2024, la DMA mira a frenare gli abusi di potere da parte dei giganti digitali e a garantire una concorrenza più equa nel mondo digitale.

Meta, la società madre di Facebook e Instagram, è stata designata “custode” ai sensi del Digital Markets Act (DMA) ed è soggetta a obblighi più severi.

In risposta ai cambiamenti normativi nell’UE, Meta ha introdotto nel novembre 2023 l’offerta mirata dalla Commissione secondo la quale gli utenti europei devono scegliere tra un abbonamento mensile a una versione senza pubblicità di questi social network o l’accesso gratuito a una versione di questi social network. reti con annunci pubblicitari personalizzati.

Bruxelles disapprova queste proposte e spinge per un modello intermedio, in cui i clienti Meta, che non danno il via libera al trattamento dei propri dati, potrebbero comunque beneficiare di un servizio simile senza pubblicità mirata.

”Oggi compiamo un altro passo importante per garantire il pieno rispetto della DMA da parte di Meta”, ha commentato il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, sottolineando che la DMA mira a restituire agli utenti il ​​potere di decidere come conservare i propri dati. utilizzati e garantire che le aziende innovative possano competere ad armi pari con i giganti della tecnologia quando si tratta di accesso ai dati.

Se i risultati preliminari saranno confermati, la Commissione avrà il diritto di adottare una decisione di non conformità che potrà comportare sanzioni fino al 10% del fatturato globale totale di Meta.

Uno scenario del genere potrebbe essere evitato se la società adottasse misure correttive per allineare il proprio modello di business alle disposizioni della DMA.

I dati personali sono una miniera d’oro per le aziende digitali, perché consentono agli inserzionisti di offrire pubblicità su misura ai potenziali consumatori. Meta guadagna oltre il 95% delle sue entrate dalla pubblicità.

-

PREV 10 vetture presentate al Salone di Ginevra che furono un clamoroso flop
NEXT CAC40: inizio semestre positivo, scenario unico a Parigi – 07/01/2024 alle 15:28