l’incubo continua per Fisker Ocean

l’incubo continua per Fisker Ocean
l’incubo continua per Fisker Ocean
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Il produttore di veicoli elettrici Fisker, già in liquidazione, si trova ad affrontare un nuovo colpo. Dopo l’agghiacciante testimonianza di un francese intrappolato nel suo veicolo, la compagnia richiama più di 12.000 Oceani per un problema alla maniglia. Un capitolo finale della saga di un SUV elettrico che giungerà al termine in modo rapido quanto drammatico.

Fisker Ocean // Credito: Yann Lethuillier per Frandroid

La storia di Fisker assomiglia sempre più a un naufragio ferroviario dal vivo. Già posta in liquidazione coatta amministrativa, l’azienda si trova ad affrontare un massiccio richiamo che suona come la campana a morto per le sue ambizioni.

Più di 12.000 modelli Ocean sono affetti da un problema con le maniglie delle porte che possono bloccarsi, impedendo agli occupanti di uscire dal veicolo.

Questo richiamo si inserisce in un contesto già catastrofico per Fisker. Il fallimento dell’azienda lascia i suoi clienti in una situazione precaria, senza alcuna garanzia di supporto futuro per i loro veicoli. L’attuale richiamo, sebbene necessario per la sicurezza, solleva molte domande sulla sua effettiva attuazione.

Il richiamo riguarda 8.204 Suv Ocean negli Stati Uniti, 513 in Canada e 3.806 in Europa, per un totale di 12.523 veicoli. Cifre che rappresentano la quasi totalità della produzione Fisker e che illustrano la portata del problema.

IL Amministrazione nazionale per la sicurezza del traffico autostradale (NHTSA) ha aperto quattro inchieste su varie questioni legate al Suv Ocean, evidenziando la gravità della situazione. Ma con il fallimento dell’azienda ci si chiede come riusciranno queste indagini e quali saranno le conseguenze per i proprietari.

Un vero pericolo per gli utenti

Il problema va ben oltre il semplice inconveniente. Come ha osservato NHTSA, “ una porta che non si apre può impedire agli occupanti di uscire in caso di emergenza, aumentando il rischio di lesioni“. La testimonianza del proprietario francese, intrappolato nel suo veicolo con la figlia, illustra vividamente questo pericolo. Siamo lontani dal semplice fastidio, qui parliamo di un pericolo reale per l’incolumità degli utenti.

Il fallimento di Fisker complica notevolmente la situazione. Come potrà l’azienda garantire le riparazioni necessarie? Chi coprirà i costi di queste riparazioni? Tante domande che per il momento restano senza risposta.

I proprietari della Fisker Ocean si trovano in una situazione particolarmente precaria. Non solo il loro veicolo ha un difetto potenzialmente pericoloso, ma la società che dovrebbe fornire il servizio post-vendita non esiste più.

Il caso Fisker Ocean è un caso da manuale dei rischi legati a una crescita (troppo) rapida dell’industria automobilistica, in particolare del settore emergente delle auto elettriche.


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