Germania: tasso di disoccupazione in aumento a giugno

Germania: tasso di disoccupazione in aumento a giugno
Germania: tasso di disoccupazione in aumento a giugno
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Il tasso di disoccupazione è leggermente aumentato in Germania a giugno, per la prima volta da dicembre. Una progressione che avviene in un contesto di persistente depressione economica all’interno della più grande economia europea.

Secondo i dati destagionalizzati (CVS) pubblicati dall’Agenzia per l’Impiego in un comunicato stampa, ha guadagnato 0,1 punti al 6,0%. Il numero dei disoccupati è aumentato di 19.000 unità, sempre nei dati CVS. Secondo i dati grezzi, il numero è in aumento da 4.000 a 2.727 milioni di persone.

In un anno, secondo l’Agenzia per l’Impiego, il numero dei disoccupati aumenta di 172.000 unità. “La debolezza del mercato del lavoro persiste nel mese di giugno. La disoccupazione e la sottoccupazione sono aumentate notevolmente”, riassume nel comunicato stampa Andrea Nahles, presidente dell’Agenzia federale per il lavoro. Il tasso di disoccupazione sta cambiando poco a causa dell’aumento della popolazione attiva dovuto all’immigrazione e alla carenza di manodopera in alcuni settori.

Ma l’economia tedesca è rimasta stagnante per diversi mesi, mentre la sua industria soffre di una crisi multiforme, tra alti costi energetici, debole domanda interna e difficoltà nel commercio internazionale. L’aumento del costo del credito e l’incertezza politica, in un contesto di divisioni interne al governo tra socialdemocratici, verdi e liberali del FDP sulla politica di bilancio, frenano gli investimenti.

Sicuramente dall’inizio del secondo trimestre si annuncia una lenta ripresa, grazie all’aumento dei consumi, delle esportazioni e all’allentamento della politica monetaria della BCE. Ma una serie di indicatori mettono ora in dubbio la sua imminenza. Il morale delle imprese e dei consumatori, previsto in rialzo, in realtà è leggermente sceso a giugno in Germania.

La ripresa per quest’anno appare comunque molto debole. Berlino prevede una crescita solo dello 0,3%. Si tratta di un dato molto inferiore alle previsioni di Bruxelles per la zona euro, pari allo 0,8% quest’anno e all’1,4% l’anno prossimo.


ats, awp, afp

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