Un noto giornalista investigativo lancia l’allarme sull’influenza di “una potente lobby della destra radicale” in Nord America e si preoccupa dei suoi legami con il Montreal Economic Institute (IEDM), l’Autorità Palestinese e il Progetto 2025.
«Oltre ad essere membro della rete Atlas, il Montreal Economic Institute è partner esecutivo della Heritage Foundation», sottolinea André Noël, giornalista indipendente. Nel 2012 ha lasciato il quotidiano di Montreal dove aveva lavorato per circa trent’anni per diventare investigatore presso la commissione Charbonneau. Da allora è giornalista indipendente.
Attacca Quebec
La Heritage Foundation, oltre a figurare insieme al MEI nell’elenco dei membri della rete Atlas, “potente lobby della destra radicale”, è dietro il Progetto 2025, ha ricordato André Noël durante una conferenza tenutasi nella sede del CSN.
Il Progetto 2025 propone di concedere più potere al presidente, di sostituire tutti i funzionari federali con esponenti della destra radicale, nonché un maggiore utilizzo dell’esercito per far rispettare la legge.
Questo progetto è criticato per le sue posizioni autoritarie e nazionaliste cristiane. Sabato scorso, Donald Trump ha nominato uno dei coautori del progetto, Russell Vaught, per l’Office of Management and Budget.
Una rete di “estrema destra”.
“I membri della rete Atlas si battono per la privatizzazione della sanità e dell’istruzione, per l’eliminazione delle norme ambientali e per la negazione sistematica del riscaldamento globale”, illustra il giornalista indipendente.
Tra questi membri figurano numerosi “think tank” americani e canadesi che rappresentano in particolare gli interessi delle industrie del petrolio e del tabacco.
Canada Strong and Free, un “think tank” al quale il leader del Partito conservatore canadese Pierre Poilievre si è già apertamente associato, è uno dei membri canadesi di questa rete.
Affiliazioni presunte
L’EIDM non nasconde la sua associazione con questa rete. “Non c’è nulla di particolarmente sinistro in questo”, indica lo stratega della comunicazione dell’IEDM, Renaud Brossard, che assicura che il MEI “non ha alcun legame con il progetto 2025”.
Lo stesso direttore del MEI, Michel Kelly-Gagnon, ammette di avere rapporti con funzionari della Heritage Foundation in un testo pubblicato sul sito del MEI.
Brossard sostiene inoltre che la rete Atlas “non presenta alcun problema. »
Un messaggio ai media
Noël teme che la “pressione” più forte che questa “lobby di estrema destra” eserciterà nel prossimo futuro sarà direttamente sui giornalisti e sui media. Sarebbe già evidente.
Le organizzazioni menzionate non sono elencate nel Lobby Register.
Questa conferenza ha fatto seguito alla riunione elettorale generale del consiglio d’amministrazione dell’associazione dei cittadini Attac-Québec. Questa associazione di organizzazioni di sinistra è specializzata nell’educazione popolare, in particolare su lobby, transizione ecologica, paradisi fiscali e conservazione dei servizi pubblici.