Alla richiesta del sindacato di destinare l’aumento di un euro dei buoni servizio agli stipendi dei lavoratori, le Fiandre hanno fornito una risposta fantasiosa laddove la Vallonia ha preferito farsi da parte.
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Giornalista presso il dipartimento di Economia
Di Pasquale LorentPubblicato il 20/11/2024 alle 18:38
Tempo di lettura: 2 minuti
C‘è una stanza. Molto piccolo. Vale un euro. Quello che i governi vallone e di Bruxelles avevano aggiunto al valore nominale dei voucher di servizio nella precedente legislatura e che le Fiandre aggiungeranno a loro volta, a partire dal 1È il prossimo gennaio, per portarlo a 10 euro nelle tre regioni del Paese. Una moneta fiat che i sindacati chiedono all’unisono, affinché finisca nelle tasche delle lavoratrici – visto il loro numero nel settore, prevalgono le donne – piuttosto che nelle casse dei loro datori di lavoro. Insieme, hanno lanciato la campagna “Un euro è un euro”, ricordando che le donne delle pulizie sono tra i dipendenti meno pagati del Paese.
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