Martedì il colosso alimentare ha presentato la sua nuova strategia. Nestlé prevede di risparmiare almeno 2,5 miliardi di franchi entro la fine del 2027. Allo stesso tempo aumenteranno gli investimenti in pubblicità e marketing.
Il gruppo Vevey ha presentato la sua strategia a margine dell’Investor Day. Tuttavia, non ha dettagliato il suo piano di risparmio. Non conosciamo quindi le conseguenze sull’occupazione.
Le spese pubblicitarie e di marketing aumenteranno al 9% delle vendite entro la fine del 2025. “Le risorse necessarie saranno generate attraverso il risparmio sui costi e la leva di crescita”, ha scritto la società in un comunicato stampa.
“Investiremo di più nei nostri marchi e nei nostri pilastri di crescita per sfruttare tutto il potenziale dei nostri prodotti”, con l’obiettivo di “raggiungere una crescita superiore, sostenibile e redditizia e conquistare quote di mercato”, ha sottolineato il direttore generale Laurent Freixe.
Riorganizzazione nel settore delle bevande
La multinazionale ha deciso di automatizzare le proprie attività anche nel settore delle acque “high-end” (San Pellegrino, Perrier, Acqua Panna, Nestlé Purelife) e delle bevande (Nesquik, Nestea, Milo, Nescafé). Muriel Lienau, a capo dell’unità Nestlé Waters in Europa, ne sarà responsabile dall’inizio del 2025.
Nestlé non specifica se la separazione delle acque minerali dall’entità Nestlé sia un primo passo verso la vendita delle sue attività.
Il titolo è crollato
Martedì mattina le azioni Nestlé sono scese a poco più di 76 franchi, una cosa che non si vedeva dal 2015. Negli ultimi tre anni, il titolo ha perso il 40% del suo valore.
Il motivo: le vendite di Nestlé sono in calo, poiché i consumatori si rivolgono a marchi più economici, ma anche in seguito all’aumento delle prescrizioni di nuovi farmaci antiobesità.
Finanze
Nestlé ha confermato che prevede una crescita organica delle vendite di circa il 2% per l’anno finanziario in corso. Alla fine di luglio, il gruppo ha abbassato questo obiettivo ad “almeno il 3%”, rispetto al 4% precedente. Il margine operativo corrente dovrebbe salire a circa il 17,0%, rispetto al 17,3% nel 2023, mentre l’utile ricorrente per azione dovrebbe rimanere stabile su un anno.
Nel 2025, il gruppo prevede un miglioramento della crescita organica, accompagnato da un calo “moderato” della redditività operativa. Nel medio termine, l’azienda punta a un fatturato organico di almeno il 4% e ad un margine operativo sottostante di almeno il 17%.
Soggetto radiofonico: Nicolas Rossé
Adattamento web: Julie Liardet con ats