I circa 26.000 dipendenti pubblici membri dell’Unione dei professionisti del governo del Quebec (SPGQ) hanno approvato in linea di principio l’accordo con una percentuale del 95%.
Di durata quinquennale, il nuovo contratto di lavoro che scadrà il 31 marzo 2028 prevede, tra le altre cose, aumenti salariali del 17,4% su 5 anni e un significativo contributo del datore di lavoro all’assicurazione collettiva.
Secondo i termini di questo accordo, l’età massima per la partecipazione al piano pensionistico aumenta da 69 a 71 anni, mentre i dipendenti con più di 15 anni di anzianità avranno ora tra 21 e 25 giorni lavorativi di ferie annuali.
“Abbiamo ottenuto guadagni importanti, in particolare un aumento del contributo del datore di lavoro all’assicurazione collettiva superiore a quello ottenuto dal Fronte Comune”, ha indicato Guillaume Bouvrette, presidente della SPGQ.
Per quanto riguarda il telelavoro, che è ancora oggetto di controversia tra le due parti, l’accordo prevede che il governo del Quebec consulti il sindacato prima di qualsiasi modifica alla politica del lavoro da casa.
“Una negoziazione è un esercizio di compromesso, quindi restano delle questioni, come il fatto che la politica del telelavoro rimane non convenzionale e l’assenza di congedi destinati alle persone vittime di violenza domestica”, ha aggiunto Bouvrette.
