Il ministro dell'Economia Antoine Armand a Le Havre, 7 novembre 2024. (AFP/LOU BENOIST)
La Commissione europea prevede che quest’anno il deficit pubblico francese sarà pari al 6,2% del prodotto interno lordo (PIL), poi al 5,3% nel 2025 e al 5,4% nel 2026.
Bruxelles è meno ottimista di Parigi. Questo venerdì, 15 novembre, la Commissione europea ha pubblicato
previsioni più elevate per il deficit pubblico della Francia fino al 2026
rispetto a quelle comunicate da Parigi, sottolineando
l’impatto negativo dei risparmi di bilancio
sulla crescita economica.
Bruxelles conta sul deficit pubblico francese
al 6,2% del prodotto interno lordo (PIL) quest’anno,
poi al 5,3% nel 2025 e al 5,4% nel 2026. Il ministro dell'Economia Antoine Armand aveva presentato un piano di bilancio a medio termine che prevede
un disavanzo pari al 6,1% del PIL nel 2024,
poi al 5% nel 2025 e al 4,6% nel 2026. Interrogato sulla divergenza tra le due traiettorie, nel corso di una conferenza stampa, il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni,
riconosciuto che c'era un “piccolo divario”
di 0,3 punti nelle previsioni per il prossimo anno.
Quest’anno il deficit pubblico dell’intera zona euro dovrebbe scendere al 3%.
“La ragione di questa differenza sta nel
la nostra valutazione di un impatto maggiore
misure adottate per ridurre il livello del deficit”, ha dichiarato, suggerendo che le misure di risparmio ridurrebbero la crescita e di conseguenza le entrate fiscali. “Ma ovviamente,
comprendiamo e sosteniamo pienamente questo approccio al consolidamento del bilancio,
ha sottolineato. Egli ha anche spiegato il divario previsto con una stima meno favorevole della Commissione sul “costo dei tassi d'interesse” del debito francese.
La Commissione Europea dovrà presentare il 26 novembre il suo
valutazione dei piani di budget a medio termine
paesi dell’Unione Europea. Dalla fine di luglio la Francia è oggetto di un
Procedura europea per disavanzo eccessivo,
come altri sei Stati membri. Questi paesi hanno
superato il limite lo scorso anno
deficit pubblici fissati al 3% del prodotto interno lordo (PIL) dal Patto di stabilità che limita anche il debito al 60% del PIL. Devono prendere
misure correttive
rispettare le norme di bilancio dell’UE in futuro, pena sanzioni finanziarie.
Il deficit pubblico dell’intera zona euro dovrebbe farlo
scendere al 3% quest’anno,
secondo le previsioni della Commissione, che prevede il 2,9% nel 2025 e il 2,8% nel 2026 per il blocco dei 20 paesi che condividono la moneta unica.