il PNF chiede il processo per Rachida Dati e l’ex amministratore delegato della Renault-Nissan

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Rachida Dati, a Parigi, 13 novembre 2024. LUDOVIC MARIN/AFP

Il cappio giudiziario si stringe su Rachida Dati. Confermata il 21 settembre al suo incarico in rue de Valois nel governo di Michel Barnier, la ministra della Cultura potrebbe essere oggetto di un processo. Come appreso Il mondo presso la Procura finanziaria nazionale (PNF), quest’ultima ha chiesto, nell’atto di requisitoria finale, pronunciato il 13 novembre, il rinvio al tribunale penale del sindaco (Les Républicains) del 7e distretto di Parigi per “occultamento di abuso di potere e abuso di fiducia”, “corruzione e traffico d’influenza passivo da parte di persona investita di un mandato pubblico elettivo nell’ambito di un’organizzazione internazionale”, in questo caso il Parlamento europeo, nell’ambito del processo Carlos Ghosn vicenda, intitolata all’ex amministratore delegato di Renault-Nissan (2005-2019), nel mirino di due mandati di arresto internazionali (in questo caso nell’aprile 2023) dalla giustizia francese e in fuga in Libano.

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Toccherà ora ai gip emettere la loro ordinanza e pronunciarsi sul licenziamento della sig.Me Dati davanti al giudice penale. Contattati, i legali di MMe Dati, Olivier Pardo e Olivier Baratelli, lo affermano“Un atto d’accusa è solo il punto di vista dell’accusa su un caso. Non riflette la realtà. Sebbene siano state fornite tutte le prove dell’innocenza di Rachida Dati, questa accusa va contro tutti gli elementi, testimonianze, documenti, documenti forniti..

Il PNF ha inoltre chiesto il deferimento al tribunale penale di Carlos Ghosn per “abuso di potere da parte di amministratore, abuso di fiducia, corruzione e traffico attivo di influenza”. “Il signor Ghosn e i suoi avvocati hanno appreso dalla stampa dell’esistenza di un atto d’accusa contro di lui, i suoi consiglieri, Jacqueline Laffont-Haïk, Cloé Fonteix, Martin Reynaud e Léon del Forno, reagiscono. Bloccato sul territorio libanese in virtù di una decisione del tribunale, non ha potuto rispondere alla convocazione dei gip per essere regolarmente incriminato. » «Contesta la regolarità del mandato d’arresto in base al quale l’accusa ne chiede l’archiviazione, perché nella situazione attuale costituisce uno sviamento di procedura, così come l’impossibilità per lui di accedere agli elementi del fascicolo e a partecipare alle indagini, in flagrante violazione dei diritti della difesa”, aggiungono.

Il PNF ha chiesto l’archiviazione del procedimento riguardo ai contratti conclusi tra la filiale olandese dell’alleanza Renault-Nissan, Renault-Nissan BV (RNBV), e la società AB Conseil, società del lobbista Alain Bauer, testimone assistito dal 2021.

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