A mezzogiorno la borsa svizzera conferma il rimbalzo

A mezzogiorno la borsa svizzera conferma il rimbalzo
A mezzogiorno la borsa svizzera conferma il rimbalzo
-

Lunedì mattina la Borsa svizzera ha confermato la ripresa, dopo aver chiuso la scorsa settimana in forte calo dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. La sessione è stata relativamente tranquilla, senza importanti novità societarie.

“Se il nuovo presidente (degli Stati Uniti) favorirà i tagli fiscali rispetto ai dazi doganali, i titoli americani potranno continuare a cavalcare un’ondata di ottimismo”, ha commentato l’analista di Swissquote Ipek Ozkardeskaya. Altrimenti, l’ottimismo del mercato sarebbe di breve durata, ha aggiunto in un commento.

Il sostegno pubblico all’economia cinese in difficoltà ha interessato anche gli investitori, alcuni dei quali hanno temuto che le misure annunciate da Pechino non sarebbero state sufficienti a controbilanciare la stretta fiscale promessa dal neoeletto presidente americano e a rilanciare l’economia cinese, ha sottolineato l’analista di Activtrades, Frank Sohleder.

Allo stesso tempo, l’Unione Europea sta anche valutando la possibilità di dazi doganali sui prodotti cinesi per frenare l’importazione di auto elettriche, il che potrebbe portare a misure di ritorsione da parte cinese. Le condizioni quadro del mercato verranno così riscritte, influenzando gli utili aziendali e quindi i mercati azionari, ha avvertito.

In una settimana che si preannuncia relativamente calma, gli investitori avranno principalmente dati macroeconomici da analizzare.

Martedì al centro dell’attenzione sarà l’indice ZEW di novembre sul sentiment degli investitori in Germania, seguito mercoledì dall’inflazione (CPI) di ottobre negli Stati Uniti. Giovedì verranno pubblicati il ​​tasso di disoccupazione e la produzione industriale nell’Eurozona, venerdì la crescita economica nel 3° trimestre in Giappone e Svizzera, nonché le vendite al dettaglio oltre Atlantico.

Le stelle restano verdi

Intorno alle 10:56 alla Borsa svizzera, l’indice di punta SMI è salito saldamente dell’1,07% a 11.923,40 punti, dopo un’apertura dello 0,72%. Lo SLI ha guadagnato l’1,2% a 1.965,51 punti e lo SPI ha guadagnato l’1,01% a 15.889,47 punti.

Quasi tutti i titoli di punta sono rimasti in territorio positivo, ad eccezione di Lindt (-0,2%), Swisscom e Kuehne +Nagel (entrambi stabili). Il produttore industriale di cioccolato non è riuscito a sconfiggere una denuncia collettiva negli Stati Uniti, mentre Goldman Sachs ha abbassato il target di prezzo dello storico operatore.

All’altra estremità della classifica, Swiss Re (+4,1%) resta in testa e aumenta i suoi guadagni, seguita da Sika (+2,3%) e Sandoz Group (+1,9%). Il riassicuratore, che pubblicherà giovedì i risultati trimestrali, ha visto la sua raccomandazione aumentare da “acquistare” a “vendere” da parte di UBS, così come il prezzo obiettivo.

In progresso anche i colossi del lusso Richemont (+1,3%) e Swatch Group (+0,5%). Dopo la pubblicazione dei risultati semestrali venerdì scorso, gli analisti di HSBC hanno rilanciato la raccomandazione del colosso ginevrino di “acquistare”, invece che di “tenere” in precedenza. Diversi altri esperti hanno modificato l’obiettivo di prezzo.

-

PREV Finalmente conosciamo le date del Black Friday Maisons du Monde e bisognerà agire in fretta
NEXT L’Addex torna in deficit nel terzo trimestre