Scuotiti tra i giganti dei semiconduttori! Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca riaccende le preoccupazioni degli industriali che temono un possibile calo del sostegno finanziario e dei vantaggi fiscali previsti dal “CHIPS Act”. Questo programma mira a stimolare la crescita industriale nello Zio Sam fornendo sussidi alle aziende che investono in impianti di produzione di semiconduttori. Tuttavia, il presidente eletto degli Stati Uniti ha recentemente criticato la legge CHIPS, che considera negativa.
« È molto probabile che i requisiti di investimento per gli alleati verranno inaspriti» prevede Seok-Jun Kwon, professore di ingegneria chimica all'Università di Sungkyunkwan.“In particolare per le aziende di semiconduttori in Corea, Taiwan, Giappone ed Europa, potrebbe emergere una politica che impone sanzioni per i mancati investimenti, invece di offrire incentivi“, ha aggiunto.
Ottenere sussidi per investire negli Stati Uniti
Prima che la scure cada, i colossi TSMC e GlobalFoundries hanno accelerato la firma del contratto definitivo. Questa fretta è ovviamente spiegata dal timore che i sussidi assegnati all’industria dei semiconduttori vengano ridotti sotto l’amministrazione Trump, a partire dal prossimo anno.
Citando fonti, Bloomberg riferisce che “l'importo richiesto da TSMC e GlobalFoundries durante le negoziazioni finali rimane pressoché identico a quello discusso durante i colloqui preliminari.» Come promemoria, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti si era impegnato a concedere 6,6 miliardi di dollari in sovvenzioni e 5 miliardi di dollari in prestiti a TSMC, mentre GlobalFoundries avrebbe ricevuto 1,5 miliardi di dollari in sovvenzioni e 1,6 miliardi di dollari in prestiti.
Separatamente, Reuters riferisce che TSMC ha adottato misure per rassicurare il governo americano, dichiarando in un comunicato che “i suoi piani di investimento negli Stati Uniti rimangono invariati“. Un chiaro sforzo per rafforzare la fiducia della nuova amministrazione americana.