Calo dei profitti e dei ricavi del Quebecor nel terzo trimestre

Calo dei profitti e dei ricavi del Quebecor nel terzo trimestre
Calo dei profitti e dei ricavi del Quebecor nel terzo trimestre
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Il Quebecor ha registrato un leggero calo degli utili e dei ricavi nel terzo trimestre dell’anno in corso.

Il colosso dei media e delle comunicazioni del Quebec ha così registrato un utile di 189,9 milioni di dollari nel trimestre terminato il 30 settembre. L’anno scorso, nello stesso periodo, l’utile netto è stato di 209,1 milioni di dollari.

Anche i ricavi del Quebecor sono scesi a 1,39 miliardi di dollari, in calo di 25,7 milioni di dollari (-1,8%) rispetto al terzo trimestre del 2023, nonostante il raggiungimento di oltre 132.000 linee aggiunte ai suoi servizi di telefonia mobile, come ha sottolineato la società in un comunicato stampa.

“Il Québecor ha raggiunto un traguardo importante nel terzo trimestre del 2024, mentre i suoi marchi Videotron, Freedom Mobile e Fizz hanno superato a livello globale il traguardo di 4.000.000 di linee di telefonia mobile”, ha accolto Pierre Karl Péladeau, Presidente e CEO.

Il settore delle telecomunicazioni, dal canto suo, ha registrato un calo dei ricavi di 26,9 milioni di dollari (-2,2%), dovuto soprattutto ai servizi di rete fissa, mentre quelli del settore dei media sono diminuiti di 10,9 milioni di dollari (-6,6%).

Al contrario, i ricavi nel settore Sport e Intrattenimento sono aumentati di 4,3 milioni di dollari (7,2%).

“Durante il terzo trimestre del 2024, la performance del Gruppo TVA illustra ancora una volta il difficile contesto in cui operiamo. Il Gruppo TVA ha registrato una diminuzione di 4,3 milioni di dollari nel suo EBITDA rettificato, che riflette in particolare il continuo calo degli introiti pubblicitari derivanti dalle attività televisive», ha precisato il signor Péladeau.

Quest’ultimo ha ricordato che il Quebecor ha continuato ad attuare le misure del piano di riorganizzazione annunciato nel novembre 2023 con l’obiettivo di ridurre i propri costi operativi.

“Il risparmio generato da questo piano […] sono stati purtroppo in gran parte compensati dall’applicazione della nuova imposta federale del 3% sui servizi digitali. Originariamente destinata a prendere di mira le grandi aziende digitali straniere in modo che contribuiscano al nostro sistema canadese, questa tassa inaccettabile e ingiusta deve essere rivista dal governo al fine di escludere le aziende canadesi che già pagano le tasse in Canada.

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