La Commissione europea ha risposto alla Francia, che voleva discutere di un ritardo nelle sanzioni contro le case automobilistiche europee che non hanno raggiunto gli obiettivi sulle emissioni di CO2 nel 2025.
“I produttori fermamente impegnati nell’elettrificazione dei veicoli non dovrebbero essere costretti a pagare multe nel 2025”, Lo ha detto domenica il ministro francese dell'Economia Antoine Armand sulle colonne del quotidiano Gli Echi. Una richiesta di spostamento del calendario delle eventuali sanzioni in caso di mancato rispetto dei futuri standard CAFE portato infine all'inizio della settimana a Bruxelles dal ministro francese dell'Industria Marc Ferracci.
Prossimi aggiustamenti?
La risposta della Commissione Europea non si è fatta attendere, attraverso la voce di uno dei suoi portavoce che ha stimato, lunedì davanti alla stampa a Bruxelles, che parlare di a “cambio di posizione” su questo argomento è “Davvero prematuro”. Le misure sono in vigore dal 2019 “per consentire all’industria di fare la transizione (…) Vedremo alla fine del 2025 quante auto sono state vendute, quali sono le emissioni”ha aggiunto il portavoce, lasciando così la porta aperta ad aggiustamenti, per non dire ad allentamenti a favore dei produttori in caso di superamento delle emissioni di CO2 alla fine del prossimo anno.
Stellantis resiste
Ricordiamolo anche la maggior parte dei produttori automobilistici europei ha chiesto misure di aiuto urgenti per far fronte all’inasprimento degli standard sulle emissioni di CO2 nel 2025, che si ritengono incapaci di rispettare così com’è, in particolare a causa dell’erosione delle vendite di auto elettriche. Il gruppo francese Renault, ad esempio, ha chiesto a Bruxelles di rivedere gli obiettivi di emissione di CO2 a partire dal 2025. Stellantis, che non fa più parte di ACEA, si oppone invece, sottolineando gli sforzi compiuti “da diversi anni” in questa materia, ricordando che ogni produttore sapeva cosa aspettarsi.