Anche se gli insulti lanciati da entrambi gli schieramenti dei clan repubblicani e democratici “ci ricordano un po’ il 2016”, le loro ripercussioni avranno un impatto minimo sull’esito delle elezioni del 5 novembre, stima l’analista Stéphan Bureau.
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Secondo l’esperto, agli elettori infatti non interesseranno le dichiarazioni razziste di Donald Trump o gli insulti del presidente democratico Joe Biden.
“Penso che gli elettori americani ricorderanno le questioni economiche, l’immigrazione e la questione dell’aborto, sollevata dal Sig.Me Harris e che, credo, ha il suo posto nel dibattito”, ha affermato mercoledì durante un intervento alla LCN.
L’impatto di queste dichiarazioni controverse sugli elettori indecisi, sempre meno visto che hanno già votato 50 milioni di americani, rischia di essere del tutto marginale sul risultato finale, prevede il giornalista.
«[Ils sont] forse il 3%, ha detto Stéphan Bureau. Sono queste parole, probabilmente eccessive […] chi peserà la bilancia? Forse marginalmente, ma non credo, martedì prossimo […] francamente, non funzionerà là fuori.
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