Altre brutte notizie per gli abbonati gratuiti. Libero era”vittima di un attacco informatico contro uno strumento di gestione“orecchiabile”accesso non autorizzato a parte dei dati personali associati agli account di determinati abbonati“, ha confermato sabato l'operatore, assicurando che non sono trapelati dati bancari.
Tuttavia, in un'e-mail inviata questo lunedì mattina, Free informa che gli IBAN di alcuni clienti sono colpiti da questo attacco informatico. Oltre all'IBAN i dati hackerati sono:”nome, nome, indirizzo e-mail e postale, numero di telefono, identificativo dell'abbonato e dati contrattuali (tipo di offerta sottoscritta, data di adesione, abbonamento attivo o meno)“.
“Nessuna delle tue password è interessata“, assicura però l'azienda. Per il momento non è noto il numero delle vittime colpite da questo attacco informatico.
“È stata sporta denuncia penale alla Procura della Repubblica“, indica Libero. Ne sono state informate, come previsto dalla legge, la Commissione nazionale per l'informatica e le libertà (Cnil) e l'Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informativi (Anssi).
L'operatore vuole essere rassicurante:”Sono state adottate immediatamente tutte le misure necessarie per porre fine a questo attacco e rafforzare la protezione dei nostri sistemi informativi“.
Per rispondere alle domande dei propri clienti, Free ha attivato un numero verde: 0805 921 100.
Questo attacco informatico fa eco a quello di SFR, risalente al 19 settembre. Questo operatore è stato oggetto di una fuga di dati dei suoi clienti, compresi i dettagli bancari, in seguito a quanto descritto come “incidente di sicurezza che coinvolge uno strumento di gestione degli ordini dei clienti“.