Il laboratorio farmaceutico dovrebbe confermare l’avvio di trattative esclusive con il fondo di investimento americano.
L’offerta del fondo PAI di prendere il controllo di Opella, la filiale dei medicinali senza prescrizione (Doliprane, Maalox, Lysopaïne, ecc.) di Sanofi, non ha fatto cambiare idea al laboratorio farmaceutico.
Venerdì 11 ottobre Sanofi ha annunciato l’avvio di trattative con il fondo CD&R per il riacquisto del 51% di Opella. Ma la PAI ha tentato un azzardo per rimettersi in corsa, inviando questo giovedì un’offerta rivista a Frédéric Oudéa, presidente del consiglio di amministrazione di Sanofi.
Il fondo francese, alleato con il fondo sovrano di Abu Dhabi, la canadese British Columbia Investment e il fondo sovrano di Singapore, ha aumentato la sua offerta di 200 milioni di euro e l’ha accompagnata da garanzie sull’occupazione e sulla produzione in Francia.
Offerta “fuori scadenza”.
Sanofi è rimasto sorpreso” che venga presentata ora un’offerta migliore, al di fuori delle scadenze e del processo di governance che hanno governato la decisione “. Il laboratorio intende continuare le trattative con CD&R come se nulla fosse accaduto. È in via di definizione un accordo tripartito con lo Stato, destinato a garantire il futuro dell’occupazione e della produzione di Opella in Francia, nonché l’approvvigionamento dei francesi con Doliprane.
Questo accordo tripartito e l’avvio ufficiale di trattative esclusive con il fondo americano CD&R dovrebbero essere esaminati nei prossimi giorni, probabilmente domenica, dal consiglio di amministrazione di Sanofi.
