Per la seconda volta in tre giorni un aereo dell’Air France, progettato dal costruttore Boeing, è dovuto atterrare d’urgenza a causa dell’odore di caldo nella cabina.
Sfortuna per Boeing e Air France. Per la seconda volta in tre giorni un aereo dell’azienda francese, costruito dal costruttore americano, ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza a causa dell’odore di caldo avvertito nella cabina.
Il volo Air France 021, operato da un Boeing 777-200 e che inizialmente doveva collegare Los Angeles a Parigi Charles-de-Gaulle, è stato dirottato a Montreal, in Canada, dove è atterrato alle 22:13 ora locale, giovedì 9 maggio .
“È stato dirottato dopo quattro ore di volo, in conformità con le procedure del produttore, le istruzioni della compagnia e in applicazione del principio di precauzione”, confida il vettore aereo.
“L’atterraggio è stato effettuato alla presenza dei vigili del fuoco, come previsto dalla procedura”, aggiunge.
Sul posto i vigili del fuoco
Le immagini diffuse sul social network X mostrano infatti la presenza di diversi mezzi dei vigili del fuoco sulla pista dell’aeroporto di Montreal.
Ai 315 clienti sono state offerte soluzioni di alloggio in loco a bordo dell’aereo, nonché voli sostitutivi in D+1 o D+2.
All’inizio della settimana, martedì 7 maggio, un Boeing 787-900 dell’Air France aveva già dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a causa di un odore di caldo rilevato a bordo. Fu poi dirottato a Iqaluit, nell’estremo nord canadese.
Serie nera per Boeing
Per il produttore americano la serie nera sembra infinita. Mercoledì 8 maggio un aereo cargo Boeing 767 della Fedex Express, che volava da Parigi a Istanbul, ha subito la rottura del carrello di atterraggio. Spettacolare, l’incidente fortunatamente non ha provocato feriti.
Il 9 maggio, questa volta in Senegal, all’aeroporto internazionale Diass vicino a Dakar, un Boeing 737/300 noleggiato da Air Senegal è uscito di pista durante il decollo, provocando 11 feriti.
Questi diversi incidenti si verificano mentre la Boeing è oggetto di numerose indagini oltreoceano da parte della American Civil Aviation Agency (FAA), riguardanti i suoi aerei 787 Dreamliner e 737 MAX.