MA France, subappaltatore di Stellantis, ne chiede la messa in liquidazione coatta amministrativa

MA France, subappaltatore di Stellantis, ne chiede la messa in liquidazione coatta amministrativa
MA France, subappaltatore di Stellantis, ne chiede la messa in liquidazione coatta amministrativa
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Il produttore di apparecchiature è l’ultima fabbrica automobilistica di Seine-Saint-Denis e impiega 280 dipendenti ad Aulnay-sous-Bois. Il tribunale commerciale di Bobigny dovrà pronunciarsi il 13 maggio sulla sua eventuale liquidazione.

Il produttore di macchinari MA France, l’ultima fabbrica automobilistica di Seine-Saint-Denis che impiega 280 dipendenti ad Aulnay-sous-Bois, e subappaltatore del colosso automobilistico Stellantis, ha chiesto lunedì 6 maggio la liquidazione coatta amministrativa. “Abbiamo avuto una grande sorpresa questa mattina in tribunale dove abbiamo appreso che loro (la direzione di MA France, ndr) hanno chiesto una liquidazione giudiziale e non un recupero giudiziale”ha spiegato all’AFP un rappresentante sindacale della CGT, membro dell’intersindacato della FO e della CFDT.

Il tribunale commerciale di Bobigny dovrà pronunciarsi il 13 maggio alle 14 su una possibile liquidazione della società. “C’è il rischio molto forte che si registri una liquidazione giudiziaria”teme un lavoratore di MA France. “I dipendenti sono sotto shock, stiamo subendo il colpo”. Dal 17 aprile i dipendenti della MA France, di proprietà del gruppo italiano CLN (7.000 dipendenti, un fatturato di un miliardo di euro), sono in sciopero per salvare i loro posti di lavoro.

Trattative con il management interrotte

In difficoltà da diversi anni, l’azienda stampa ad Aulnay-sous-Bois, nell’ex sito storico di PSA, pezzi essenziali di carrozzeria e telaio per piccoli veicoli commerciali Peugeot o Citroën, per SUV Opel e anche per Renault. Questa mobilitazione ha bloccato tre stabilimenti Stellantis per diverse settimane. Quella di Poissy (Yvelines) ha ripreso la produzione il 2 maggio, ma solo parzialmente. Quello di Luton (Inghilterra) riprenderà martedì e quello di Hordain (Nord) il 12 maggio, secondo un portavoce del gruppo automobilistico.

Per la CFDT, MA Francia “aveva pianificato la sua mossa trasformando la richiesta di recupero giudiziale in liquidazione giudiziale senza che noi ne fossimo informati”denuncia il delegato sindacale André Messi, presente al tribunale commerciale. “La nostra azienda ha agito senza tenere conto delle vite umane. Crediamo che i dipendenti siano stati truffati. Non vogliamo essere lo scherzo, nessuno può partire con il minimo quando abbiamo sacrificato 20 anni per l’azienda”stima il rappresentante sindacale.

L’intersindacato ha fatto sapere che le trattative con la direzione erano cessate e che il citato risarcimento sovralegale di 45.000 euro non era più sul tavolo. CLN “ha constatato che il suo sito di Aulnay non era competitivo e ha proposto condizioni extra-legali che sono state convalidate il 30 aprile da un voto a maggioranza dei dipendenti e appoggiate dai due sindacati di maggioranza della società MA France. Un sindacato di minoranza (la CGT, ndr) ha impedito il ritorno al lavoro attuando azioni intimidatorie contro i dipendenti che hanno votato per il ritorno al lavoro.deplora Stellantis in un comunicato stampa.

“Di fronte a questa situazione, Stellantis ha mobilitato i suoi mezzi interni di produzione di pezzi stampati nei suoi vari siti francesi ed europei per rifornire e garantire il graduale riavvio dei suoi tre stabilimenti”continua lo stesso comunicato stampa.

Trasferimento in Turchia

Lunedì il ministro dell’Industria Roland Lescure ha chiesto a Stellantis e Renault, i due principali clienti di MA France, di sostenere i loro dipendenti. “Mi aspetto che di fronte a questa difficile situazione, l’azienda ma anche i principali clienti possano contribuire a sostenere i dipendenti”ha sottolineato Roland Lescure a margine della firma del contratto nel settore automobilistico, a Bercy.

Ciascuno dei 280 dipendenti deve essere supportato contemporaneamente per quanto riguarda “trattamento sociale” ma anche di “sostegno alla riqualificazione”. Interrogato direttamente anche Roland Lescure “un’organizzazione sindacale di minoranza” a MA France – cioè la CGT – di avere “ha deciso, fermando il lavoro, di affrettare le cose”.

Il senatore del PCF di Seine-Saint-Denis Fabien Gay assicura che si tratta di Stellantis “che ha una responsabilità sociale trasferendo la produzione delle sue parti in Türkiye”. “C’è anche un doppio discorso da parte del governo nel voler rilanciare l’industria con l’elettricità e allo stesso tempo deindustrializzare, in particolare a Seine-Saint-Denis. Presto non costruiremo più automobili in Francia.avverte l’eletto che lunedì mattina ha accompagnato in tribunale i dipendenti di MA France.

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