Anticipatore del teleconsulto, il comune di Le Favril nell’Eure-et-Loir, con meno di 400 abitanti, ha deciso di chiudere la sua cabina di telemedicina nel giugno 2024.
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Nell’ottobre 2019, il piccolo comune di Le Favril, 350 abitanti, ha attirato l’attenzione dei media aprendo la prima cabina di telemedicina in Francia. Installato a pochi metri dal municipio, il teleservizio ha subito trovato una base di pazienti, dato che il territorio rurale è soggetto a desertificazione medica, come l’intera regione Centro-Valle della Loira.
Nel giugno 2024, cinque anni dopo, il sindaco di Le Favril ha dovuto decidere di chiudere la baracca per mancanza di pazienti. In questione, le modalità per fissare un appuntamento:”Le cose sono diventate più complesse, con l’operatore H4D che ha chiesto di prepagare online la consulenza, cosa che si è rivelata proibitiva.“secondo John Billard.
A questo vincolo si aggiunge la fine del rimborso al 100% del teleconsulto nel 2022. Il servizio è diventato meno attraente per chi non ha una mutua.
L’assessore di Le Favril denuncia anche il deterioramento del servizio di assistenza tecnica fornito dalla società H4D negli anni successivi all’installazione. Soprattutto, sottolinea la voracità degli operatori che cercano la redditività ottimale per i loro investitori. “La teleconsultazione nel nostro Comune è durata in media 20 minuti rispetto ai cinque minuti di alcuni consulenti remoti.“.
C’è una lobby di telemedicina. In questo ambiente troviamo gli squali – aziende, medici – che cercano di fare soldi sulle spalle dei pazienti.
John Billard, sindaco (SE) di Le Favril e segretario generale dell’Associazione dei sindaci rurali di Francia
Per contrastare l’egemonia degli operatori, John Billard annuncia la prossima creazione, con altri eletti, dell’associazione “France Télé Médecine”.
