Renault Twingo, nel 2026

Renault Twingo, nel 2026
Renault Twingo, nel 2026
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NUOVO – Con una quarta generazione di Twingo ispirata al modello originale del 1992, l’azienda di diamanti vuole inventare ancora una volta la vita che ne consegue.

Di Twingo, nella mente dei puristi, ce n’è una sola, è la prima svelata al Salone di Parigi del 1992. Le altre non contano nulla. La seconda sembrava una Citroën C2. Quanto alla terza, che condivide la piattaforma con la Smart Forfour per ridurre i costi, ha un’architettura a motore posteriore. Dalla fine dell’accordo con Daimler, Renault ha annunciato che non produrrà più un’auto elettrica della categoria AO, ritenendo l’investimento non redditizio. Poi, Luca de Meo ha cambiato idea. Il direttore esecutivo non è riuscito a non offrire più agli automobilisti una city car di meno di 3,80 m. Per ridurre i costi di progettazione e sviluppo, Renault ha cercato di unire le forze con un altro produttore.

Non riuscendo a concludere un accordo con la Volkswagen, nonostante fosse interessata, il produttore francese alla fine guiderà il programma da solo. L’auto, presentata a fine 2023 in un convegno interno ed esposta al Mondial de l’Automobile, fa rivivere il ricordo della Twingo che atterrò come un raggio di sole sul nostro pianeta, al Mondial de l’Automobile dell’ottobre 1992. Il fatto che l’azienda The Diamond sia riuscita a mantenere il segreto fino alla fine ha aggiunto un tocco di sensazionalismo a questa presentazione. Mercoledì 7 ottobre 1992, la Twingo conosciuta fino ad allora con il nome in codice X-06 conquista la prima pagina di Le Figaro. Con i suoi occhi da rana e la sua intelligenza progettuale, questa city car a volume unico da 3,43 m vestita in una scelta di quattro tonalità eleganti – giallo senape, rosso corallo, blu-viola e verde coriandolo – è stata l’evento dello spettacolo parigino. I visitatori del salone avevano occhi solo per questo veicolo che incarnava tutto il genio francese e trasmetteva la gioia di vivere. Il giovane designer Jean-Pierre Ploué è stato particolarmente ispirato nel progettare questo nuovo e rilevante concetto. Contrazione di Twist, Swing e Tango, la Twingo ha rinfrescato le armi della city car. La prima pagina della cartella stampa annunciava il colore: “Sono l’auto che pensavamo fosse impossibile. Ma la Renault non è impossibile”. Lo slogan pubblicitario che accompagnerà il lancio qualche mese dopo ha colto nel segno. Con Twingo volevamo davvero inventare la vita che la accompagna.
Impossibile non rientra sicuramente nel vocabolario della Renault perché, dopo aver rinunciato a dare un successore alla terza generazione prodotta con Daimler per ragioni economiche, Luca de Meo ha ribaltato la sua decisione. Ci sarà infatti una quarta Twingo nel 2026. Le linee unibody ricordano la Twingo 1 ma in un formato da 3,75 m i designer sono riusciti ad aggiungere due porte posteriori. La piattaforma è presa in prestito dalla R4 e dalla R5 ma, sia per ragioni di costi che per ridurre i tempi di sviluppo, la Twingo 3 è progettata attorno a tecnologie provenienti dalla Cina. Ciò consentirà a Renault di offrire una city car elettrica a meno di 20.000 euro nel 2026.

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