Mercato azionario. Valutazioni eccessive e rischi sottostanti (AGR)

Mercato azionario. Valutazioni eccessive e rischi sottostanti (AGR)
Mercato azionario. Valutazioni eccessive e rischi sottostanti (AGR)
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L’indice MASI ha registrato un livello complessivo di 14.449,5 punti nel settembre 2024, registrando un aumento del 48,7% da gennaio 2023. Secondo Attijari Global Research, questo rapido aumento delle valutazioni, in particolare dei titoli growth, mette in luce i preoccupanti divari tra il rialzo dei prezzi e la crescita degli utili aziendali. Di fronte a questa situazione, gli investitori sono chiamati a ritornare strategicamente ai fondamentali, integrando una rigorosa valutazione dei bilanci e dei rischi finanziari. Dettagli.

La lettera di investimento di Attijari Global Research (AGR) evidenzia che l’indice MASI (Indice marocchino di tutte le azioni) ha raggiunto un nuovo record storico il 27 settembre 2024, superando 14.463,48 punti prima di chiudere a 14.449,05 punti, un livello mai raggiunto dal 2022.

Questa performance ha dato luogo a numerosi commenti e osservazioni, dato che questi livelli di valutazione raggiungono più di 30 volte gli utili stimati per l’anno fiscale 2024. Questo rapido sviluppo è stato in gran parte alimentato da un forte appetito degli investitori per i titoli growth.

Questo fenomeno contrasta nettamente con la crescita dei profitti, come dovrebbe essere due volte più lento dell’aumento dei prezzi delle azioni nel periodo 2023-2025. In altre parole, la capitalizzazione di mercato è cresciuta a un ritmo molto più rapido, con un divario di +8,2 punti rispetto agli utili, mentre la progressione media annua storica si è attestata intorno +0,5 punti.

Fonte: Borsa di Casablanca

Valorizzazione dei settori: marcate disparità

L’analisi dei multipli di valutazione evidenzia che i settori di Industrie e Servizi beneficiare di a bonus di valutazione del +50% rispetto ai livelli storici dell’indice MASI, con un rapporto prezzo/utili medio pari a 30 volte per il 2024. Ciò significa che gli investitori stanno pagando 30 volte gli utili attesi, riflettendo aspettative molto elevate per la crescita futura di questi settori.

Al contrario, i settori bancario e delle telecomunicazioni mostrano multipli degli utili relativamente bassi, inferiori alla loro media storica, indicando una valutazione più ragionevole. Gli investitori sembrano quindi meno disposti a pagare un premio elevato per questi settori, che percepiscono come più stabili e meno rischiosi.

Questa sopravvalutazione nei settori dell’industria e dei servizi evidenzia uno spostamento degli investimenti verso i titoli di crescita, lasciando da parte i titoli di rendimento più tradizionali. Questa situazione può rendere il mercato vulnerabile a una correzione, soprattutto in caso di rallentamento economico; il che invita ad una maggiore cautela da parte degli investitori.

Ritorno alle origini: una necessità di fronte ai rischi

In questo senso, si raccomanda agli investitori di riorientare le proprie strategie di investimento verso valori che offrono un maggiore margine di sicurezza, in particolare quelli che presentano bilanci solidi e una generazione di flussi di cassa stabile. Settori come Cementi, GDO, Energia, Minerario e Sanità sono identificati come i più robusti, con bilanci di qualità, un fabbisogno di capitale circolante controllato (variabile tra il -17% e il 20% del fatturato) e un EBITDA (surplus operativo lordo) interessante. ) margini (tra il 9% e il 49%).

D’altro canto, i settori delle costruzioni, immobiliare, agroalimentare e NTI (Nuove Tecnologie dell’Informazione) mostrano livelli di rischio più elevati, con margini EBITDA modesti (tra il 10% e il 15%) e bassa generazione di cassa operativa (meno di 7 % del fatturato). Queste caratteristiche li rendono più vulnerabili agli shock economici e giustificano una riallocazione strategica verso titoli più resilienti.

Opportunità strategica: ribilanciamento del portafoglio

È importante ricorrere alle cosiddette strategie “contrarian”, volte a diversificare i portafogli privilegiando titoli sottovalutati, che offrono migliori prospettive di crescita a medio termine. Si raccomanda di integrare i principali indicatori di rischio, quali la solidità del bilancio, il rendimento del capitale proprio (ROE) (Rendimento del capitale proprio) e la capacità di generare liquidità, al fine di proteggere i portafogli dalle fasi di correzione del mercato.

Dall’analisi emerge che le aziende con un ROE elevato, come quelle del settore portuale, sono meglio valutate sul mercato azionario. Ad esempio, un ROE compreso tra il 15% e il 20% è spesso associato a un rapporto prezzo/valore P/B (Prezzo per prenotazione) di 4,4 volte, ben al di sopra della media del mercato. Al contrario, il settore immobiliare ha un ROE molto più basso, intorno al 3%, e il suo rapporto P/B è solo 1,4 volte, indicando redditività e valutazione relativamente basse.

Gestione proattiva di fronte alle incertezze del mercato

Il mercato azionario marocchino, nonostante la sua performance impressionante, si trova ad affrontare rischi significativi sopravvalutazione titoli in crescita. In questo contesto, il ritorno ai fondamentali d’investimento emerge come una strategia essenziale per proteggere i portafogli dalle incertezze e massimizzare i rendimenti a lungo termine. Gli investitori sono incoraggiati a favorire le aziende con bilanci solidi e una generazione di cassa stabileadottando al contempo un approccio proattivo ai cicli economici.

In tempi di maggiore volatilità, l’analisi rigorosa dei bilanci, la sostenibilità dei margini e la gestione dei rischi legati alla valutazione diventano indispensabili per garantire gli investimenti. Ritornare alle origini non è solo una misura precauzionale, ma una strategia essenziale per affrontare con successo un contesto economico incerto.

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