“C’è voluto molto tempo ma oggi i venditori sono pronti a trattare”

“C’è voluto molto tempo ma oggi i venditori sono pronti a trattare”
“C’è voluto molto tempo ma oggi i venditori sono pronti a trattare”
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Samuel Sauneuf

Pubblicato il

6 ottobre 2024 alle 10:05

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Le Pays Malouin: Secondo l’ultimo barometro immobiliare, i volumi delle vendite sono in caduta libera nel primo semestre. Ed è proprio l’Ile-et-Vilaine, con – 22% a detenere il record in Bretagna. Il settore sta vivendo una delle sue peggiori crisi?

Alan Bitauld: Abbiamo sofferto da novembre a marzo. Ci sono stati dei danni nell’attività. Le agenzie hanno chiuso. Anch’io avevo paura. Quando vedi il tuo flusso di cassa sciogliersi come neve al sole, è preoccupante. Bisognava prendere delle decisioni. Eravamo dodici dipendenti. Oggi siamo in sette. Ho chiuso la mia agenzia di Châteauneuf per concentrarmi su quella di Dol. Ma da aprile, per quanto mi riguarda, le cose sono andate meglio. Ripartiamo di nuovo. Lentamente, ma si riparte.

“Onestamente non so dove stiamo andando. Il mercato resta fragile”

LPM: Il settore, ricordiamo, aveva già vissuto una violenta crisi nel 2009.

AB: Sì, ma all’epoca avevamo visibilità per i successivi tre o sei mesi. Oggi – e sono 18 anni che faccio questo lavoro – sinceramente non so dove stiamo andando. Il mercato resta fragile.

LPM: Nonostante tutto, le transazioni sono un po’ in ripresa, con i prezzi che tendono a scendere.

AB: Probabilmente sulla costa è diverso ma nella mia zona sì. È passato molto tempo dall’ultima volta che l’abbiamo visto. C’è voluto molto tempo ma oggi i venditori sono pronti a negoziare un po’. Vediamo offerte a –5, –10% al di sotto del prezzo visualizzato. I proprietari capirono che eravamo in un mercato difficile e che per vendere bisognava saper abbassare un po’ il prezzo, per paura di pentirsene dopo tre mesi.

“L’euforia post-covid è finita”

LPM: Lei dice anche che il mercato è sulla via della regolarizzazione.

AB: La casa piccola e tranquilla venduta in un batter d’occhio a un parigino è scomparsa. Questa euforia post-Covid è finita. Siamo tornati a un mercato più tradizionale. 17 anni fa avevo 300 case in vendita in un’agenzia e il telefono squillava 4-5 volte al giorno. Dopo il Covid sono tornato a 60 immobili per due agenzie, e il telefono a volte squillava anche cinquanta volte al giorno. Ad oggi ho una ventina di chiamate per uno stock di 120 merci. La situazione è stata risolta.

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LPM: La Costa Smeralda sembra inaccessibile per la maggior parte delle famiglie. Prendiamo l’esempio di una coppia che lavora a Saint-Malo e che dispone di un budget di 250.000 euro per acquistare una piccola casa con giardino. Quanto lontano dovranno arrivare per realizzare il loro sogno?

AB: A est di Dol-de-Bretagne, Baguer-Morvan, Baguer-Pican, Mont-Dol… Lo sappiamo, lo vediamo, il cerchio si allarga intorno a Saint-Malo. Avremmo dovuto comprare a Saint-Jouan-des-Guérets quindici anni fa. Oggi la città è troppo cara. Anche a Miniac-Morvan o a La Fresnais la cosa diventa complicata.

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