1. Il Canton Vaud deve rivedere al ribasso le proprie spese
La presentazione martedì del deficit di bilancio del Canton Vaud, il più grande degli ultimi 25 anni, dovrebbe suonare come un segnale d’allarme. Lo ha riconosciuto la stessa consigliera di Stato responsabile delle Finanze, Valérie Dittli: il problema non sono le entrate – che dovrebbero aumentare nonostante le timide riduzioni fiscali – ma le spese. La loro crescita (prevista al 5,4%) supera di tre volte quella del PIL vodese (1,8%).
2. Secondo Helene Budliger Artieda, la Svizzera è “bloccata tra due realtà inconciliabili”
Questi sono tempi incerti per il commercio globale. Tra crescenti tensioni geopolitiche e l’escalation protezionistica guidata da Cina e Stati Uniti, il commercio procede più lentamente.
Helene Budliger Artieda, direttrice della Segreteria di Stato dell’economia (Seco), ha risposto alle domande di L’Agefi sulle opportunità che porteranno i nuovi negoziati con la Cina, nonché sullo stato delle relazioni con l’India e l’Unione Europea (UE). Colloquio.
3. A differenza dell’UE, la Svizzera non intende tassare i veicoli elettrici cinesi
L’Unione Europea (UE) ha deciso venerdì di imporre dazi doganali aggiuntivi sulle auto elettriche cinesi, al fine di proteggere la propria industria. Lo ha fatto sapere la Segreteria di Stato dell’Economia (Seco), responsabile del fascicolo L’Agefi che la Svizzera non intende allinearsi a questa decisione dei Ventisette.
A differenza dell’UE e di alcuni altri paesi, la Confederazione generalmente non persegue una politica di difesa commerciale. “Riteniamo che tali misure non siano nell’interesse economico del Paese”, riassume un portavoce.
