lo Stato ha presentato un’offerta non vincolante su attività sovrane

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Di Ingrid Vergara

Pubblicato
57 minuti fa,

Aggiornamento 1 minuto fa

L’Agenzia per le partecipazioni statali ha inviato questo fine settimana una lettera di intenti non vincolante al management del gruppo per acquistare alcune attività sensibili e strategiche che incidono sulla sovranità della Francia.
Stephane Mahe / REUTERS

La holding ha inviato una lettera di intenti al management del gruppo tecnologico francese. Secondo le nostre informazioni, la valutazione indicativa è compresa tra 800 milioni e 1 miliardo di euro.

Lo Stato compie un ulteriore passo avanti nel suo impegno nei confronti della questione del gruppo tecnologico Atos, in gravi difficoltà finanziarie. L’Agenzia per le partecipazioni statali ha inviato questo fine settimana una lettera di intenti non vincolante al management del gruppo per acquistare alcune attività sensibili e strategiche che incidono sulla sovranità della Francia. L’obiettivo è per evitare che attività strategiche per la Francia passino nelle mani di attori stranieri »ha detto domenica Bruno Le Maire a LCI.

Più precisamente, l’ambito interessato raggruppa le attività relative al calcolo e ai server ad alte prestazioni che partecipano all’intelligenza artificiale e all’informatica quantistica (“calcolo avanzato”), ai sistemi critici riguardanti i sistemi di comunicazione (“sistemi mission critical”) e ai prodotti di cybersecurity (“prodotti informatici”). ). I supercomputer Atos vengono utilizzati in particolare nel campo della Difesa per la simulazione di test nucleari e nel settore civile per la gestione delle centrali nucleari di EDF. Questo perimetro rappresenta, secondo il gabinetto di Bruno Le Maire, un fatturato di 900 milioni di euro e circa 4.000 dipendenti situati principalmente in Francia. Se Bercy si rifiutasse di indicare il prezzo al quale ha valutato questo ambito di attività, secondo le nostre informazioni avrebbe dato un valore indicativo compreso tra 800 milioni e 1 miliardo di euro.

Lo Stato intende approfittare delle prossime settimane per approfondire il lavoro di “due diligence” e presentare un’offerta ferma entro giugno, tempo per avviare le trattative con un consorzio di industriali che garantirebbe lo sviluppo futuro di queste attività. Lo Stato non è destinato a gestire da solo tali attività. »aggiungiamo all’ufficio del ministro.

Alla fine di marzo il Ministero dell’Economia ha espresso la volontà di costruire “nelle prossime settimane una soluzione nazionale per proteggere le attività strategiche”. Lo Stato aveva partecipato per 50 milioni di euro ad un finanziamento di 450 milioni di euro ed in cambio di un’azione preferenziale (Golden Share).

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