Dopo lo Swiss Data Science Center e i suoi tre hub, dopo il Centro AI dell’ETH, il Centro AI dell’EPFL e l’Iniziativa AI svizzera, i politecnici federali annunciano il lancio del Centro AI nazionale svizzero.
I PF presto non avranno più nomi per nominare le loro strutture destinate alla ricerca e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (a meno che non si avvalgano della creatività di GenAI per assisterli). I due politecnici annunciano il lancio dell’Istituto nazionale svizzero per l’intelligenza artificiale. Un’entità che “offrirà una prospettiva nazionale in materia di ricerca, istruzione e innovazione, con un’enfasi particolare sulla trasparenza, sull’open Source e sulla fiducia”, dichiarano nel loro comunicato stampa.
L’Istituto nazionale svizzero per l’intelligenza artificiale sosterrà in particolare lo sviluppo dell’Iniziativa svizzera sull’intelligenza artificiale. Lanciato nel dicembre 2023, quest’ultimo beneficia di un budget di 20 milioni di franchi e mira a sviluppare ex novo un ampio modello linguistico Swiss made. Il progetto intende sfruttare le capacità del supercomputer Alps recentemente inaugurato. Un sistema potentissimo per il quale la Confederazione ha speso 100 milioni di franchi e i cui costi operativi ammontano a 37 milioni di franchi all’anno, secondo il direttore del Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) citato da Swissinfo.
Il nuovo Istituto nazionale svizzero di intelligenza artificiale (SNAI) farà affidamento anche sul Centro AI dell’ETH inaugurato a Zurigo nel 2020 e sul suo omologo francofono, il Centro AI dell’EPFL (o Centro AI dell’EPFL) lanciato nel novembre 2023. Insieme, le due entità portano insieme circa 70 professori specializzati in IA in tutta la Svizzera. La direzione operativa della SNAI è affidata in codirezione ad Alexander Ilic, direttore esecutivo del Centro AI dell’ETH, e Scarlet Schwiderski-Grosche, direttrice esecutiva del Centro AI dell’EPFL.
A queste strutture bisogna aggiungere, per avere un quadro completo, lo Swiss Data Science Center (SDSC). Creato nel 2017 e più orientato al trasferimento tecnologico e alla collaborazione con imprese e amministrazioni, l’SDSC ha sedi presso l’EPFL, l’EPFZ e, dal 2021, presso l’Istituto Paul Scherrer di Argovia. In totale, secondo il suo sito, riunisce più di un centinaio di data scientist senior e altri specialisti del settore.
“SNAI affronterà opportunità e sfide legate all’intelligenza artificiale di rilevanza nazionale che richiedono la collaborazione di molti ricercatori in tutto il nostro Paese. I risultati rafforzeranno la competitività della Svizzera nella ricerca e nello sviluppo dell’IA. In definitiva, questo ci consentirà di espandere notevolmente le nostre competenze a livello nazionale e internazionale, commenta Pierre Dillenbourg, vicepresidente dell’EPFL per gli affari accademici. I nostri sforzi apriranno la strada a nuove applicazioni a vantaggio dell’industria svizzera e della società nel suo insieme».