Come l’usato è diventato una nuova sfida per il commercio tradizionale

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Carrefour ha inaugurato un pop-up store dedicato all’occasione e si aggiunge così alle tante catene di negozi tradizionali per le quali l’economia circolare si sta rivelando un business promettente. E un obbligo ecologico.


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Julien Bosseller


Giornalista presso il dipartimento Società

Di Julien Bosseler

Pubblicato il 26/04/2024 alle 22:06
Tempo di lettura: 4 minuti

UUn divano usato, una bicicletta di seconda mano, alcuni vestiti su un appendiabiti, tutti in attesa di nuovi proprietari. Si tratta di un negozio dell’usato di tipo molto particolare, quello recentemente aperto sulla Chaussée d’Ixelles a Bruxelles. E per una buona ragione: è un punto vendita… Carrefour, un distributore conosciuto più per i suoi supermercati e ipermercati traboccanti di novità che per la rivendita di prodotti già usati. Si tratta in realtà di un temporary store (chiuderà il 15 settembre), un pop-up store dedicato a mettere in risalto la piattaforma Carrefour Reeborn che il terzo player del mercato belga dei beni di largo consumo (beni di consumo) ha lanciato online alla fine l’anno scorso per vendere le scorte esaurite e consentire ai propri clienti di svuotare cantine e soffitte.



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