il rinnovamento energetico va in pezzi all’inizio dell’anno

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Non sorprende che i dati per il primo trimestre del 2024 appena pubblicati dalla National Housing Agency (Anah) siano pessimi.

È questa la conseguenza prevista dell’intoppo verificatosi nella riforma di MaPrimeRenov’ (MPR), il sistema di aiuti finanziari e di sostegno ai proprietari desiderosi di migliorare la prestazione energetica dei loro immobili: il numero di case ristrutturate nel primo trimestre non raggiunge nemmeno 80.000, un calo del 43% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, secondo i dati di Anah.

Peggio ancora, anche il mercato delle ristrutturazioni su larga scala (più efficienti, ma anche più costose e complesse) è in caduta libera, nonostante gli aiuti siano stati notevolmente aumentati dal 1° gennaio. Si tratta dolorosamente di 5.584 grandi progetti completati in tre mesi. Una cifra molto lontana dalle ambizioni del governo, che auspica 200mila per l’intero anno finanziario.

L’esitazione del governo è ormai quantificata

L’esecutivo ha avuto alti e bassi negli ultimi mesi. Alla fine dello scorso anno ha deciso di modificare radicalmente MaPrimeRénov’: la versione 2024 del sistema avrebbe dovuto favorire ristrutturazioni su larga scala a scapito delle singole azioni, come la sostituzione delle finestre o l’isolamento delle pareti. Una strategia verificata nelle statistiche di Anah: l’importo medio degli aiuti per una famiglia modesta che svolge lavori importanti è più che raddoppiato e ha raggiunto quasi i 40.000 euro.

Ma di fronte alle preoccupazioni dei professionisti e ai primi segnali di rallentamento del mercato, una nuova svolta all’inizio di marzo: il ministro della Transizione ecologica, Christophe Béchu, ha invertito la rotta e ha annunciato che il lavoro leggero escluso dal sistema sarà aiutato partire dal 15 maggio.

Alcuni motivi di speranza

Un valzer-esitazione le cui ricadute sono ormai quantificate. «C’è un effetto di immobilità legato alla procrastinazione del governo», osserva Audrey Zermati, direttrice strategica del gruppo Effy e specialista del settore.

“Di fronte a tutti questi annunci e contro-annunci, le famiglie hanno ritardato il processo decisionale”, continua.

Incaricata di pilotare il sistema, l’Agenzia nazionale per l’edilizia abitativa (Anah) constata tuttavia che la creazione di conti MaPrimeRénov è in netto aumento (+25%) e vuole credere in “una crescita di potere che si materializzerà nelle prossime settimane”.

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