Il colosso svedese dello streaming Spotify è tornato verde nel primo trimestre con un utile operativo di 168 milioni di euro, rispetto alla perdita di 156 milioni di euro dell’anno precedente, ha annunciato martedì.
ATS
Gli abbonati paganti sono aumentati leggermente a 239 milioni, in aumento dell’1% rispetto a fine dicembre (236 milioni di utenti) e in linea con le previsioni, secondo la relazione trimestrale del gruppo.
Registra 615 milioni di utenti attivi, leggermente inferiori alla previsione di 618 milioni.
“La società ha registrato buoni risultati nel primo trimestre, grazie all’aumento del numero di abbonati, al miglioramento della monetizzazione e alla redditività record”, ha affermato Spotify.
Per ridurre i costi, la piattaforma audio ha annunciato all’inizio di dicembre una terza ondata di riduzione del personale, fino al 17%, ovvero circa 1.500 persone.
L’utile operativo è stato leggermente inferiore alle previsioni di 180 milioni di euro. Il gruppo spiega di aver speso 82 milioni di euro in oneri sociali legati al rialzo delle azioni Spotify. La piattaforma paga bonus sotto forma di azioni. Queste spese “sono state più che compensate dai minori costi del personale”, aggiunge.
“Nel complesso, siamo incoraggiati dal buon inizio d’anno e crediamo che la società sia ben posizionata per raggiungere gli obiettivi fissati nel nostro Investor Day 2022”, ha affermato Spotify nel suo rapporto.
La piattaforma, quotata alla Borsa di New York, ha continuato a investire sin dal suo lancio nel 2006, prima per alimentare la sua crescita affermandosi in nuovi mercati e poi offrendo contenuti esclusivi, come i podcast, su cui ha investito di più di un miliardo di dollari.
Dalla sua creazione 18 anni fa, la piattaforma non ha mai registrato un utile netto per un anno intero e solo occasionalmente realizza profitti trimestrali, nonostante il suo successo nel mercato della musica online.
afp
