perché l'intelligenza artificiale non pensa come noi? – Il mio blog

- -

UNCon la recente release di o1-preview e o1-mini di OpenAI, due nuove versioni che superano la loro predecessore, GPT-4o, in aree come la programmazione competitiva, la matematica avanzata e il ragionamento scientifico, sembra opportuno ripensare al modo in cui definiamo l'intelligenza artificiale (IA). Mentre questi sviluppi dimostrano la capacità dell'IA di eseguire compiti complessi, sollevano anche la domanda: su quale base e con quale definizione di intelligenza analizziamo quella delle macchine?

Spesso tendiamo a paragonare l'intelligenza artificiale all'intelligenza umana. Questo si chiama antropocentrismo: una visione del mondo incentrata sull'uomo che misura ogni cosa in base alla nostra esperienza e alle nostre capacità. Questo modo di pensare può essere fuorviante quando si tratta di intelligenza artificiale. In realtà, l'intelligenza artificiale non cerca di pensare come noi. Invece, “elabora” informazioni, “esegue” calcoli e previsioni a una velocità e una scala che non potremmo mai raggiungere.

Analisi dei dati rapida e accurata

In medicina, ad esempio, quando un algoritmo analizza migliaia di immagini per rilevare anomalie come i tumori, non ragiona come farebbe un medico. Confronta semplicemente i dati con un ampio database di immagini precedenti, seguendo schemi m […] Per saperne di più

-

PREV Il pubblico è invitato a esprimere la propria opinione sulla riqualificazione dell'aeroporto
NEXT Perché Monique Olivier è sospettata, ventisette anni dopo gli eventi? – Il mio blog