Le autorità peruviane hanno annunciato giovedì il sequestro di centinaia di rane del lago Titicaca, una specie a rischio di estinzione, catturate illegalmente per le loro presunte proprietà afrodisiache.
Il Servizio nazionale forestale e faunistico ha dichiarato di aver trovato 390 rane morte all'interno di un camion nella regione di Puno, sulle rive del vasto lago a 3.810 metri sopra il livello del mare, nella catena montuosa delle Ande, al confine tra Perù e Bolivia.
La spedizione era destinata a Lima, la capitale peruviana, dove questa specie di rana viene commerciata perché si dice che stimoli la libido.
Alcuni guaritori tradizionali preparano una bevanda a base di estratto di rana che chiamano “Inca Viagra”, dal nome della civiltà che governò un vasto impero sudamericano nel XV e XVI secolo.
Questo decotto è rinomato anche per le sue numerose proprietà medicinali.
La rana del lago Titicaca (Telmatobius culeus), una delle specie di rane acquatiche più grandi del mondo, è originaria del Perù e di alcune parti della Bolivia.
Negli ultimi 15 anni la sua popolazione, inserita nella lista delle specie in via di estinzione dal 2019, è diminuita di circa l'80% a causa del traffico, dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento.
In Perù il traffico di animali selvatici è un reato punibile con multe superiori a 14.500 dollari, ovvero più di 50 volte il salario minimo mensile.
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