Il 95% dei marocchini beneficia di un collegamento elettrico

Il 95% dei marocchini beneficia di un collegamento elettrico
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I risultati delle indagini Afrobarometro condotte in 39 paesi africani rivelano che l’elettrificazione sta procedendo lentamente e in modo disomogeneo in tutto il continente, lasciando ampie fasce della popolazione senza accesso all’elettricità, in particolare le famiglie rurali e povere. In Marocco il 95% dei residenti dichiara di essere connesso alla rete elettrica.

Dal 1999, sono stati condotti nove cicli di indagini in un massimo di 42 paesi, mentre le indagini del ciclo 9 (2021/2023) hanno coperto 39 paesi. In media, in questi 39 paesi, il 68% delle aree censite è servito da una rete elettrica, ma solo il 60% delle famiglie è effettivamente allacciato ad essa. Ciò significa che il 40% delle famiglie non è allacciato all’energia elettrica, o perché non esiste la rete elettrica o perché non è collegato a una rete esistente.

Se paesi come Marocco, Seychelles, Mauritius e Tunisia hanno una connessione quasi universale alla rete elettrica, altri, come Niger, Burkina Faso, Sierra Leone, Zimbabwe, Uganda, Madagascar e Malawi, hanno tassi di connessione inferiori a un terzo delle famiglie, secondo l’indagine indica.

Dai dati di Afrobarometro emerge, infatti, che il 99% dei marocchini risiede in zone coperte dalla rete elettrica, e il 95% di loro dichiara di essere effettivamente allacciato a questo servizio.

Inoltre, le disparità tra aree urbane e rurali, nonché tra popolazioni ricche e povere, sono notevoli. I residenti rurali (44%) e i cittadini più poveri (56%) hanno molte meno probabilità di avere accesso a una rete elettrica rispetto alle loro controparti urbane (94%) e più ricche (91%). Madagascar e Malawi hanno tassi di connessione inferiori a un quarto delle famiglie.

Anche l’affidabilità dell’approvvigionamento elettrico resta una sfida importante. Meno della metà (44%) degli africani dispone di forniture “per la maggior parte del tempo” o “sempre”. Questa percentuale è aumentata in media di soli 4 punti percentuali nei 33 paesi esaminati nel 2014/2015 e nel 2021/2023. Solo circa una famiglia su 10 in Malawi (10%), Sierra Leone (11%) e Nigeria (13%) riferisce di avere una fornitura elettrica affidabile.

Tassi più bassi di fornitura elettrica affidabile tra le famiglie rurali e povere riflettono non solo un minore accesso alla rete nazionale e un minor numero di connessioni, ma anche un servizio di qualità inferiore per coloro che sono connessi.

In termini di priorità del governo, la fornitura di energia elettrica è al nono posto come questione più importante per gli africani, ma meno della metà (44%) è soddisfatta della performance del proprio governo su questo tema. Seychelles (91%), Mauritius (85%) e Marocco (78%) si distinguono per gli alti tassi di approvazione. Meno di un quarto dei cittadini, invece, approva l’operato del proprio governo in materia di elettricità in Madagascar (24%), Sudan (21%), Nigeria (20%) e Camerun (19%). Il Sudafrica, noto per i tagli alla corrente elettrica, ha un indice di gradimento basso, pari al 13%.

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