L’allenatore del Real Madrid è apparso nella sala stampa del Valdebebas per discutere della prossima partita di Copa del Rey contro il Celta de Vigo.
Prima partita dell’anno al Bernabéu
E’ un’occasione importante dopo la brutta partita che ci ha fatto soffrire molto. Ma non siamo affondati. Dobbiamo reagire. E’ una bella partita contro un avversario che gioca bene. Spero che la squadra abbia una buona reazione dopo la partita dell’altro giorno.
Tchouameni, indicato come difensore centrale. Cosa accadrà al ritorno di Alaba?
Rimango convinto che Tchouameni abbia fatto bene come difensore centrale. I dati parlano a suo favore, pur sapendo che questa non è la sua posizione ideale. Appena non avremo più l’urgenza in difesa e Alaba tornerà, riprenderà il suo ruolo fondamentale.
La sconfitta contro il Barça è un passo indietro?
Questo è un passo indietro, ma dobbiamo andare avanti. Resta una stagione in cui siamo ben piazzati in tutte le competizioni. È stata una brutta partita, abbiamo commesso tanti errori. Abbiamo valutato la situazione e trovato la soluzione. Dobbiamo andare avanti.
Questa soluzione richiede un maggiore impegno collettivo da parte di chi è al fronte?
La mancanza di impegno è collettiva, non individuale. Il punto è che è stata una brutta partita difensiva su tutti i fronti. Non c’è niente da aggiungere.
A settembre hai detto che questa squadra era migliore della scorsa stagione.
Ha gioventù, energia, qualità, impegno. Non sempre riesce a dimostrarlo, ma è una squadra di assoluto valore e ho piena fiducia in loro. Hanno vinto l’Intercontinentale, la Coppa dei Campioni, sono competitivi. È stata una brutta partita… Abbiamo pagato il conto per tutte le cose belle che abbiamo fatto, era un conto caro, ma era un gioco. Lotteremo fino alla fine, come sempre. Ognuno può dire la sua, ma io ho sempre piena fiducia in tutti i miei giocatori, soprattutto in quelli che in questo momento non stanno giocando al meglio.
È un problema di atteggiamento o un problema di calcio? Che cosa manca?
Devo chiarire una cosa. Questa è una conferenza stampa e non un dibattito, il dibattito è tra la squadra degli allenatori e i miei giocatori. Aprire un dibattito qui non mi sembra la sede più opportuna.
Quale critica ti ferisce di più?
Niente mi fa male. La squadra ha lavorato bene. Non mi dà fastidio perché non è la verità.
Come pensi che sia cambiato Mbappé?
Aveva bisogno di tempo per adattarsi alla squadra e ritrovare il suo miglior livello fisico. Oggi è in un ottimo periodo e la squadra deve approfittarne.
Il mercato
L’idea non è cambiata. Stiamo parlando con la società per rendere la squadra più competitiva, ma parlare qui di quello di cui parlo con la società non mi sembra giusto.
È difficile essere Carlo Ancelotti?
No, per niente. Il posto più bello del mondo è, professionalmente, dove sono, sulla panchina del Real Madrid. Questo è il posto in cui ogni allenatore vorrebbe essere un giorno. Il mio lavoro è il migliore del mondo.
Come affronti questa situazione dall’interno?
La cosa bella del calcio è che dopo una brutta partita, dopo una sconfitta del genere, c’è un’opportunità per fare bene, che è domani, e questo ti dà la possibilità di concentrarti su quello. cosa dovresti fare e non le cose brutte che hai fatto.
Pensi che la squadra abbia bisogno di rinforzi?
Non ti risponderò.
La reazione sarà la stessa della finale?
Tutti si sono ripresi bene. Forse qualcosa cambierà, ma in generale penso che l’idea sia quella di schierare la migliore squadra possibile.
Lunin o Courtois?
Sì, Lunin giocherà.
Coinvolgimento del giocatore
Si usa spesso la parola “impegno”, perché è un aspetto molto importante del gioco. È la qualità che determina il successo. Ci è mancato l’impegno da parte di tutti, perché la cosa più importante è unire l’impegno individuale, ed è quello che ci è successo nella partita contro il Barcellona.
Asencio
E’ un difensore centrale. Ci vuole tempo per integrarlo come terzino destro, perché non è abituato a questo. E’ arrivato due mesi fa, ha fatto belle partite, ha dimostrato di poter giocare, ma è con noi solo da due mesi.
Non sei molto allegro… Ultimamente sei stato ferito dalle critiche personali o sei arrabbiato per qualcosa?
Non faccio parte di quell’ondata di critici che vogliono che un giorno sia il migliore al mondo e un altro il peggiore. Ho l’equilibrio necessario, che mi ha dato l’esperienza, per sapere chi sono e non lasciarmi trasportare da quest’onda. Non penso di essere il migliore, ma non penso nemmeno di essere il più stupido.