Jeanne Le Borgne
04/01/2025 alle 16:17
Giovedì 2 gennaio, poco dopo le 13, Matthias, 23 anni, è stato aggredito da un gruppo di giovani incappucciati che lo hanno picchiato con un martello e probabilmente con un coltello. Un attacco mortale particolarmente violento.
Un attacco estremamente violento. Giovedì 2 gennaio, poco dopo le 13, è scoppiata una discussione tra un individuo e un gruppo di quattro uomini “incappucciati, con il cappuccio in testa” davanti alla stazione di Angers, nel Maine-et-Loire. Il pubblico ministero Eric Bouillard spiega che l’alterco è continuato nell’atrio della stazione, dove almeno due persone hanno colpito la vittima con martelli e un oggetto appuntito, “probabilmente un coltello”.
Una scena di tale violenza che, secondo i nostri colleghi di “Ouest-France”, diversi testimoni scioccati della scena hanno dovuto occuparsi dei vigili del fuoco. Gli altri sono stati filmati mentre scappavano mentre la vittima veniva data per morta dai suoi aggressori. Quando sono arrivati i soccorsi, l’uomo, che presentava diverse ferite, tra cui una al collo, era inanimato e i vigili del fuoco non hanno potuto fare nulla per riportarlo in vita. Mattia aveva 23 anni.
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Gli aggressori ancora in fuga
È stata aperta un’inchiesta, ma Eric Bouillard ha dichiarato ieri che è “troppo presto” per stabilire le circostanze di questa tragedia. Soprattutto perché i quattro aggressori sono ancora in fuga questo sabato e quindi non sono ancora riusciti a farsi sentire dagli investigatori. L’unica ipotesi avanzata al momento è quella di un possibile litigio nell’ambito del traffico di droga. I parenti della vittima lo hanno descritto, ai nostri colleghi, come un giovane “tranquillo e allegro”.
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“Ha avuto un percorso di vita difficile, ma ha cercato di superarlo. Era nei suoi sforzi, stava combattendo. Credeva, aveva speranza. Abbiamo fatto i curriculum insieme, ci siamo aiutati a vicenda”, ha testimoniato un amico di Matthias. “Era una persona tranquilla, felice, ma soprattutto non in difficoltà. Mi ha sorpreso quando ho scoperto che era lui. Era sempre gioviale e protettivo”, ha aggiunto un altro conoscente, mentre un impiegato della stazione ha confermato: “era sempre sorridente, gentile. Spesso mi difendeva quando i clienti mi attaccavano”.
Sul social network X (ex Twitter), Christophe Béchu, sindaco di Angers, ha espresso il suo “spavento”. “Non cederemo alla violenza. La nostra Città deve essere sicura, tutti devono poter viverci in sicurezza. La giustizia deve essere quanto più ferma possibile nei confronti degli assassini”, insiste.