Bello: 3
Alterna Stadio Poitevin: 0
Dopo aver riacceso le luci verdi sul campo del Tours (3-1) e beneficiato di una settimana di preparazione tradizionale, i Poitevin hanno continuato questo sabato una nuova trasferta in Costa Azzurra, tornata azzurro con un clima primaverile ad accogliere i soci di Earvin NGapeth nel piccolo calderone della Gianmarchi-Palmeira, tutto esaurito e ardente di impazienza.
Il Nizza, spesso classificato come una squadra da play-down, ciononostante morde questo inizio di stagione con un bilancio equilibrato (3 vittorie, 3 sconfitte) che fa presagire un campionato meno irritante per i nervi come il primo petardo offensivo della MSL, Simon Hirsch (19.1 punti/match), simbolo della rinascita della Riviera e ancora oggi grande artefice del successo del Nizza, contro l'Alterna Stade Poitevin, con 24 punti compilato includendo 5 assi.
Numerosi buchi d'aria devastanti
Il Poitiers era quindi messo in guardia soprattutto perché sulla panchina del Nizza sedeva Brice Donat, allenatore del club della Vienne per undici anni fino a quest'estate. Un ricongiungimento inevitabilmente atteso con il valore aggiunto della presenza di Alexandros Raptis, il ricevitore-attaccante greco, ex residente in casa Poitevin, che aveva anche i canini (13 punti). “Ho trascorso undici anni della mia vita a Poitiers. Sicuramente ci saranno collegamenti”ha ammesso Donat prima del fischio d'inizio di questo incontro che profuma di testa alla classifica, anche se sulla carta i giocatori del canadese Dan Lewis sembravano più equilibrati con una panchina più densa, rinforzata dall'esperto argentino Franco Massimino (36 anni), votato miglior libero della Marmara Spikeligue lo scorso anno con il Nantes, reduce dalla squalifica e motivato dall'idea di esordire con il suo nuovo club.
In questo contesto c’era adrenalina ed eccitazione. Dopo poco più di un'ora e mezza di partita, Poitiers è uscito dal campo a testa bassa, punito 3-0 dalle intrattabili e indistruttibili aquile nizzarde.
Lo scenario si è ripetuto in ciascuno dei tre set quando i Poitevin hanno vissuto un divario devastante (6-1 nel primo set da 5-5 a 11-6; 5-0 nel secondo da 6-6 a 11-6 e 8 -0 nell'ultima, da 12-9 a 20-9) che gli è stato fatale. Gli 11 punti di Nikolic sommati ai 9 di Ngapeth sono sembrati davvero irrisori contro un collettivo rivierasco ormai consolidato, sicuro della propria forza e potenza dietro il tornado Hirsch.
Dan Lewis ha provato a sconvolgere la sua squadra, lanciando Thoral nel secondo set per sostituire Peter, poi integrando Roatta, Byam e Gill nelle rotazioni ma tutto è andato fuori dai binari nel cuore di ogni set, come se la tensione avesse invaso i giocatori. Le flebili speranze al termine del secondo set, evaporato 26-24 dopo aver recuperato sul 22-22, non bastano a dimenticare una prestazione deludente, lungi dal soddisfare coach Dan Lewis, già concentrato sulle ricezioni di Parigi del 9 novembre e Tolosa il 15 novembre per rilanciare.