Lussemburgo: Serata molto tesa a Bertrange, la guerra in Medio Oriente ha preso il sopravvento sulla pallavolo

Lussemburgo: Serata molto tesa a Bertrange, la guerra in Medio Oriente ha preso il sopravvento sulla pallavolo
Lussemburgo: Serata molto tesa a Bertrange, la guerra in Medio Oriente ha preso il sopravvento sulla pallavolo
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Mai una partita di pallavolo aveva suscitato così tanto disaccordo in Lussemburgo. Ma l’occasione del pareggio ha fatto sì che il club di Bertrange affrontasse quello del Maccabi Tel-Aviv nella Challenge Cup, mentre il Medio Oriente sprofonda ogni giorno di più nella guerra, un anno e un giorno dopo i massacri del 7 ottobre e lo scoppio del l’offensiva mortale a Gaza.

Basti dire che questo martedì il semaforo era rosso per una tranquilla serata sportiva nei pressi del centro Atert. Soprattutto perché la partita era stata individuata da organizzazioni filo-palestinesi.

A dimostrazione della forte tensione attorno all’incontro, le accuse di discriminazione hanno preso di mira il club Bertrange, dopo che quest’ultimo ha chiesto al trasportatore Vandivinit di evitare “se possibile un autista di religione musulmana” per trasportare i giocatori della squadra di Tel Aviv.

Chiesto da L’essenzialei dirigenti del club non hanno voluto commentare, mentre l’avvocato della compagnia aerea ha cercato di spegnere l’incendio, sottolineando che la compagnia “non tollera discriminazioni o islamofobia”. La richiesta non è stata soddisfatta, assicura.

Nonostante il contesto, i giocatori del club israeliano sono arrivati ​​sani e salvi, dove una quindicina di agenti di polizia sono stati mobilitati per garantire la sicurezza intorno allo stadio, oltre a vigilare sulla trentina di manifestanti filo-palestinesi. “Le squadre israeliane devono essere bandite dalle competizioni sportive, come è stato deciso per quelle russe. Inoltre, costa denaro ai contribuenti”, ha spiegato un membro del BDS Lussemburgo, che sostiene il boicottaggio degli interessi israeliani.

Oltre alla polizia, sono state inviate in gran numero squadre di sicurezza con istruzioni rigorose: una perquisizione approfondita degli spettatori e il divieto di consentire l’introduzione di qualsiasi “segnale politico”, comprese le bandiere israeliane e palestinesi.

Alcuni ci hanno provato e sono scoppiati accesi scambi. “Non ti vergogni di portare questa bandiera di Israele?”, ha detto un manifestante. Un momento seguito da una discussione tesa sul numero dei bambini morti a Gaza.

I membri di entrambi i campi si sono anche sfidati filmandosi a vicenda, ma a quanto pare non è stata segnalata alcuna violenza. Allo stesso modo, l’incontro vinto alla fine da Tel Aviv (3-1) si è svolto senza intoppi. I manifestanti sono rimasti fuori, scandendo incessantemente i loro slogan di punta: “Israele uccide, il Lussemburgo e l’Europa sostengono, vergognatevi (…) Lunga vita all’intifada (…) Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera.

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