L’ex presidente della Repubblica ritiene che il Partito socialista costituisca ormai “il polo centrale dell’Assemblea”, dopo aver scelto giovedì di non censurare il governo di François Bayrou.
L’ex presidente François Hollande, in un’intervista rilasciata domenica a La Tribune, giudica che il PS, che giovedì ha scelto di non censurare il governo, a differenza del resto della sinistra, costituisce ora “il polo centrale dell’Assemblea” e ne ha “la chiave fino al 2027”. ”.
Per l’ex capo dello Stato, tornato deputato per Corrèze, favorevole alla non censura, i socialisti “hanno preso una decisione importante” e “hanno assunto pienamente il loro ruolo, quello di un partito di opposizione responsabile e utile.
Si è riaperta la discussione sulla riforma delle pensioni
Il governo di François Bayrou è sfuggito giovedì alla sua prima mozione di censura, presentata da La France insoumise, anche grazie ai deputati del PS che, a stragrande maggioranza, hanno scelto di non associarsi ad esso.
Il primo segretario del partito Olivier Faure ha deciso di avviare trattative con il primo ministro durante le quali François Bayrou ha accettato di riaprire la discussione sulla riforma delle pensioni del 2023 e di ritornare su misure come il rimborso dei medicinali o l’eliminazione di 4.000 posti di insegnante.
“I socialisti costituiscono ormai il polo centrale dell’Assemblea nazionale poiché non si può fare nulla senza di loro o contro di loro”, afferma François Hollande. Loro “hanno la chiave fino al 2027”.
“Il Paese deve avere un bilancio il prima possibile”
Per lui hanno assunto “il compromesso a vantaggio dei francesi” e “hanno rifiutato la posizione della LFI la cui unica prospettiva è quella di bloccare la vita istituzionale e provocare le elezioni presidenziali”.
La mozione di censura discussa giovedì fa seguito alla dichiarazione di politica generale di François Bayrou martedì davanti all’Assemblea nazionale. Altri potrebbero seguirne entro la fine di febbraio/inizio marzo durante le discussioni sul bilancio.
“Il Paese deve disporre di un bilancio al più presto possibile, ma questo non può essere una ripetizione del precedente”, ritiene François Hollande, pronto a non censurare il governo se “si faranno sforzi nel senso dell’equità e dell’ecologia” e a condizione che il primo ministro rispetti “quello che ha promesso” e non ceda “alle pressioni della parte più a destra della sua maggioranza”.
Interrogato sul futuro del Nuovo Fronte Popolare, ha osservato che “da quando LFI ha annunciato che il suo leader (Jean-Luc Mélenchon) si sarebbe candidato alle elezioni presidenziali qualunque cosa accada”, ogni componente dell’alleanza di sinistra “ha necessariamente riconquistato la sua libertà”.
Jeanne Bulant con l’AFP Giornalista BFMTV
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