Questo lunedì, 25 novembre 2024, Cyril Hanouna era responsabile del suo spettacolo “Non toccare il mio post” (TPMP). Il conduttore ha fatto sentire ancora una volta la sua voce nel dibattito sulla rappresentazione delle minoranze in televisione.
Il piantagrane del PAF ha denunciato con forza la mancanza di presentatori e conduttori di colore nella televisione francesesollevando così un problema ricorrente largamente ignorato dalle grandi reti audiovisive.
Un’amara constatazione sulla diversità in televisione
Conosciuto per la sua leggendaria schiettezza, Cyril Hanouna ha appena fatto un altro sfogo. Questo lunedì, 25 novembre 2024, il conduttore ha protestato per la mancanza di diversità in televisione. “Quando guardiamo la TV, spesso ci viene rimandata indietro la stessa immagine. Vediamo presentatori bianchi, giornalisti bianchi, attori bianchi… Dai tempi di Anthony Kavanagh, non c’è stato nessuno, eppure non sono i talenti che sono mancante” ha detto.
Un’opinione condivisa da Guillaume Genton e Gilles Verdez che hanno sottolineato anche la mancanza di inclusività nel panorama mediatico. Tutti e tre hanno deplorato il fatto che i canali televisivi continuino a favorire una rappresentanza omogenea, spesso riflettendo una Francia percepita come prevalentemente bianca.
“Parlo come numero 1, non c’è nessuno a parte Karine Le Marchand che sia un successo comunque, quindi questo dovrebbe dare loro delle idee…” ha aggiunto Cyril Hanouna. “C’è anche un belga che adoro, è Kodi… ma il più abbronzato degli animatori sono io”.
Gli spettatori reagiscono
Non è la prima volta che il conduttore sottolinea questa mancanza di diversità che, secondo lui, non è solo una questione di rappresentanza in onda, ma anche una questione economica e sociale. Secondo lui, la diversità dei volti televisivi avrebbe effetti benefici non solo per i telespettatori, ma anche per l’industria stessa, consentendo l’apertura a nuovi talenti e una migliore identificazione dei giovani provenienti da contesti diversi.
Questo discorso ha provocato una forte reazione da parte degli spettatori su X (ex Twitter). “Niente asiatici perché?”, “Solo in Francia ci poniamo domande del genere”, “Il wokismo è insopportabile!” , “Spetta al pubblico decidere, mi sembra”, “Quanti sono tra gli opinionisti?” , “Comunque sul tuo set c’è un po’ troppo bianco, come mai? Stai denunciando qualcosa che evidentemente applichi tu stesso…” può così essere letto.
Iniziative positive ma insufficienti
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