Oggi è una figura chiave di “Touche pas à mon poste”. È nel settembre 2016 che Géraldine Maillet, scrittrice e regista, si unisce al team dello spettacolo C8. Con il passare del tempo, è diventata un’opinionista ricorrente nel talk show, distinguendosi soprattutto per i suoi scambi a volte tesi con Cyril Hanouna o il resto del gruppo, come quello avvenuto all’inizio della stagione, durante un dibattito sul conflitto tra PSG e Kylian Mbappé. Un argomento che da allora è diventato fonte di numerose riformulazioni della conduttrice in onda.
“‘TPMP’, è tempo di combattere, di discutere”
In un’intervista rilasciata al podcast “Censored” della rivista belga “Télépro” questo mercoledì 20 novembre, la regista ha parlato del suo ruolo nel programma. “Avresti voluto interrompere ‘Touche pas à mon poste’ ad un certo punto?“, chiede il giornalista David Barbet. “No, mai“, assicura l’opinionista. Alla domanda se lo ha già fatto”gridare” all’uscita dallo spettacolo, dopo discussioni a volte molto difficili, lei risponde, ancora una volta, categoricamente: “Mai“. “Hai mai pianto dopo una cena in famiglia? È lo stesso“, aggiunge.
“Ognuno ha la propria sensibilità, ma io no, per niente, mai nella vita“, insiste.”Per me è il tempo della cena in famiglia, il tempo dello spettacolo, il tempo dell’agorà, il tempo della rissa, il tempo delle opinioni contraddittorie, del litigio“, spiega l’opinionista, che confida che dopo una trasmissione complicata, è piuttosto il suo stomaco a chiedere conforto.”Ho fame. Vorrei mangiare“, sorride.
“È una specie di intermezzo, così, come una cena“, aggiunge l’editorialista, che assicura anche di non discuterne più con Cyril Hanouna dopo lo spettacolo. “Sì, a volte posso dire alla mia amica Valérie Benaïm, che è la mia migliore amica, che “stasera faceva caldo” o “non sono affatto d’accordo”, ma è come se fossero colleghi di lavoro, in effetti”, lei si arrabbia. “Al contrario, mi galvanizza. Mi piace, perché difendo le mie idee, non siamo d’accordo ma è vivo“, conclude sull’argomento.
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“Lo trovo molto violento, molto ingiusto”
Géraldine Maillet sul mancato rinnovo della frequenza C8 da parte di Arcom
Géraldine Maillet è stata poi interrogata sulla chiusura annunciata di C8 dopo la decisione di Arcom relativa all’assegnazione delle frequenze DTT, e sulla possibilità di avere “reddito più basso” nel caso in cui il talk show finisca a marzo. “Sì, c’è tutto questo aspetto. Ma prima, personalmente, non sono l’unico. Sono 400 le persone che si ritrovano sul pavimento. Tecnici, parrucchieri, truccatori, montatori, ecc. C’è un’intera economia che viene appiattita“, sottolinea l’ex modello.
“Lo trovo molto, molto violento. È molto ingiusto, molto arbitrario. E in un momento economico difficile, dove ci sono tante persone che hanno difficoltà a trovare lavoro, lo trovo particolarmente disgustoso“, continua, prima di parlare del suo caso e dei suoi progetti futuri. “A livello personale ho 52 anni, ho fatto mille cose nella mia vita. Mi reinventerò, scriverò altri libri. Lì sto producendo una serie sulla moda per MyCanal chiamata “Backstage”“, rivela.”Ma non ci posso credere, non capisco come si possa privare più di 2 milioni di persone ogni giorno, ogni sera, del ‘TPMP’“, denuncia ancora.
Per quanto riguarda un’eventuale uscita dal gruppo Canal+, anche in questo caso è piuttosto ottimista. “Non ho motivo di lasciarli. Se mi vogliono, io voglio loro. Non ho comunque suggerimenti. Sono molto, molto leale e devo molto a Cyril. Se va altrove e se ha bisogno di me, lo sono sì, con piacere, con gioia e con gratitudine”confida, prima di concludere: “Beh dipende, non in tutto“.
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